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Omicidio suicidio stanotte, nel Torinese. Un padre ha ucciso il figlio di 11 anni, poi si è tolto la vita. È successo intorno alle 2 a Rivara, nel Canavese. L’uomo, un operaio metalmeccanico di 47 anni, ha sparato al bambino poi ha rivolto l’arma verso di sé. Si chiavama Claudio Baima Poma. Era separato dalla compagna e soffriva di depressione. Sul caso indagano i carabinieri del comando provinciale di Torino. Secondo le prime risultanze la pistola era illegalmente detenuta.

“Andrea e il suo papà per sempre insieme”. Si conclude così un lungo post che l’uomo ha scritto su Facebook. Uno scritto nel quale annuncia le sue intenzioni e racconta come i suoi problemi siano cominciati con un mal di schiena. “Quando abbiamo iniziato a convivere ero l’uomo piú felice del mondo.Poi é nato Andrea, il nostro sogno. Tutto bellissimo fino a quando ho iniziato ad avere problemi di schiena e un danno permanente a una gamba. Una settimana prima mi avevi chiesto di sposarti ma poi hai iniziato ad allontanarti. Ho rischiato di perdere l’uso delle gambe, da quel momento sono caduto in depressione”. E ancora: “Attacchi di panico, tachicardia, non riuscivo a dormire la notte, avevo spesso ansia. La depressione è una malattia che ti logora internamente, ti devasta giorno per giorno. Ho perso la mia battaglia contro la depressione. Ho perso la fiducia, non ho più voglia di soffrire”.

Sorgente: Rivara, Torino: uccide il figlio di 11 anni e poi si toglie la vita – la Repubblica

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