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Dopo gli annunci di Putin, arrivano i primi dati scientifici sul vaccino anti-Covid Sputnik. I dati mostrano che il 100% dei partecipanti ai test ha sviluppato anticorpi contro il virus, senza gravi effetti collaterali

Il vaccino annunciato da Vladimir Putin, oggetto di tanta ironia sui social e del soparacciglio alzato dell’Oms, sembra che “abbia la capacità di produrre anticopri, senza importanti effetti collaterali”. Lo scrive la prestigiosa rivista scientifica Lancet.

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Dopo gli annunci del presidente Vladimir Putin, arrivano i primi dati scientifici. Pubblicati sulla rivista Lancet, mostrano che il 100% dei partecipanti ai test ha sviluppato anticorpi contro il virus SarsCov2, senza gravi effetti collaterali. Qualsiasi sia il vaccino che arriverà prima sul mercato però, è difficile che sia diffuso nel mondo prima della metà del 2021, avverte l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

 

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“Non ci aspettiamo di vedere una vaccinazione diffusa fino alla metà del prossimo anno”, ha detto la portavoce dell’Oms, Margaret Harris. “Questa fase 3 richiede più tempo perché dobbiamo vedere quanto il vaccino sia veramente protettivo e quanto sia sicuro”, ha aggiunto. Una previsione condivisa anche dal direttore della rivista Lancet, Richard Horton, secondo cui “nonostante ci siano molti candidati, possiamo aspettarci almeno un vaccino nei primi mesi del 2021”, ma questo “non sarà disponibile subito per tutti”.

I primi dati su quello russo indicano la produzione di una risposta immunitaria in tutti i 76 volontari, adulti sani tra i 18 e 60 anni, coinvolti nelle fasi 1 e 2 della sperimentazione. Vengono usati due diversi adenovirus umani, cioè uno dei virus che causa il raffreddore, modificati per trasportare il gene della proteina Spike, quella che permette al coronavirus di entrare nelle cellule umane.

Il dato positivo, rileva il virologo Carlo Federico Perno, direttore dell’unità di Microbiologia dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, “è che finalmente sono stati pubblicati su una rivista scientifica i risultati sul vaccino che finora erano stati annunciati solo sui giornali dai politici russi”. E, aggiunge il virologo Giorgio Palù dell’università di Padova, “il vaccino russo sembra al livello degli altri in sperimentazione nel mondo”. Mancano però ancora i dati “fondamentali della fase 3 – conclude Perno – quella cioè condotta su migliaia di persone, che serve a verificare anche se rimane contagiato di più chi è stato vaccinato o chi no”. Sono complessivamente 164 i candidati vaccini allo studio, di cui 25 si stanno sperimentando sull’uomo, e 5 arrivati alla fase 3 dei test, la più avanzata.

Sorgente: Coronavirus: “Il vaccino russo produce anticorpi”. Lo scrive Lancet – la Repubblica


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