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L’obiettivo di una nuova assemblea è “riunire tutto il M5s per riscrivere l’ agenda per uscire dal buio: lo abbiamo già fatto ed abbiamo preso una valanga di voti”. A indicarlo è Alessandro Di Battista, secondo il quale “ora ci servono nuove idee perché il mondo dopo il Covid è cambiato”. E per quanto riguarda il suo rapporto con la dirigenza, “è vero,  Beppe è molto incavolato: pensa che io faccia terremoti. Ma non è quello il mio interesse”.

Intervenendo a Dritto e Rovescio su Rete 4, lo storico esponente pentastellato ha comunque sottolineato che “Beppe, anche quando mi crititca, merita la mia riconoscenza. Ma non penso che se diventassi capo politico del M5s ci sarebbe chissà quale conseguenza”. E sulla gestione dell’emergenza coronavirus, dà atto al governo di aver fatto bene: “Quando un governo azzecca la politica sanitaria ha
il dovere di andare avanti. Poi si possono fare critiche,  io stesso faccio qualche critica”.

 

Per quanto riguarda la ripartenza, invece, Di Battista si schiera apertamente contro il finanziamento delle grandi opere: “Se sento parlare del Ponte sullo Stretto non ci siamo. Vedo che c’è una parte
dell’establishment  che vuole mettere le mani sui fondi per la ricostruzione:  è per questo che mi preoccupo”. Dalla crisi, secondo l’esponente M5s, “non ne usciamo con il cemento e le grandi opere. Ne usciamo dando lavoro per le piccole e medie imprese sulla manutenzione” delle opere esistenti.

 

Infine, Di Battista difende il reddito di cittadinanza e attacca chi lo critica. “Il reddito di cittadinanza – sottolinea – è stato descritto come un modo di regalare soldi ai ‘fancazzisti’. Ma senza questa misura ci sarebbero oggi anche suicidi in aumento. Non si possono sentire le critiche da Renzi che guadagna con le conferenze in Arabia Saudita: lui non dovrebbe parlare di povertà”.

Sorgente: Di Battista rassicura Grillo: “Non farò terremoti, ma dopo il Covid bisogna riscrivere l’agenda” – Tgcom24

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