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Il ministro degli Esteri: è stato colpito solo lo 0,1% del nostro territorio. Fatto rimpatriare un gruppo di turisti arrivato all’aeroporto di Tel Aviv

ROMA. Come il contagio, dilaga rapida anche l’impopolarità dell’Italia, che si scopre terzo Paese al mondo per numero di contagi da coronavirus dopo Cina e Corea del Sud. «In Italia si può venire tranquillamente, sono coinvolti solo 10 Comuni» rassicura il ministro degli Esteri Luigi Di Maio davanti al moltiplicarsi di Stati che alzano il muro, vietando l’ingresso a chi arriva dalla Penisola, o addirittura bloccando viaggiatori e turisti alle frontiere. Trattati come untori, umiliati e respinti. Era accaduto a Mauritius, il 24 febbraio, a un gruppo di turisti partiti per il viaggio dei sogni da Lombardia e Veneto.

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È accaduto ieri, di nuovo, a una sessantina di passeggeri arrivati all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv da Bergamo, Venezia, Milano e Roma: bloccati al loro arrivo e rispediti indietro a causa delle restrizioni decise nelle ore precedenti dal ministro dell’Interno Aryeh Deri per fronteggiare l’emergenza dopo l’annuncio, ieri, del primo caso di coronavirus nel Paese: un uomo rientrato proprio dall’Italia quattro giorni fa.

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«È stata una brutta sorpresa – ha raccontato una coppia con due bimbi al rientro a Fiumicino – al momento della partenza non risultavano anomalie o rischi di questo genere». «Le misure non riguardano i soli cittadini italiani, ma indistintamente qualsiasi cittadino straniero che provenga o abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni in Italia» ha precisato l’ambasciata di Israele in Italia ricordando che misure analoghe sono state adottate per altri Paesi. «Non abbiamo scelta, il virus si è sparso in Italia» ha spiegato Deri. La compagnia di bandiera israeliana El Al ha sospeso tutti i voli dall’Italia.

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Finora sono 13 i Paesi che hanno vietato l’ingresso a chi arriva dall’Italia: Israele, Giordania, Arabia Saudita, Bahrein, El Salvador, Mauritius, Turkmenistan, Iraq, Capo Verde, Kuwait, Seychelles, Territori palestinesi e Madagascar. Nessun divieto, ma rischio di respingimento in Vietnam. E in questo elenco, aggiornato in tempo reale dalla Farnesina nella sezione “Viaggiare sicuri”, potrebbero presto comparire altri nomi, mentre il contagio inizia a registrare casi a due cifre altrove in Europa, come in Francia, dove sono già 38 le persone colpite, o in Spagna, dove sono 23.

Alle prese con una crisi inimmaginabile fino a pochi giorni fa, il governo cerca di correre ai ripari. «Lo dico a tutti coloro che vogliono bene all’Italia, è importante diffondere questi numeri: l’emergenza riguarda l’0, 1 per cento del territorio. È veramente importante non partecipare a questa infodemia, che farà più danni della stessa epidemia» è il cuore del discorso pronunciato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio davanti ai corrispondenti della Stampa estera, a Roma. «Nessuno vuole minimizzare, ma su 7904 Comuni sono coinvolti poco più di 10 piccoli Comuni» sottolinea, definendo «improprio» sconsigliare come meta di viaggi dall’estero l’intera Lombardia o l’intero Veneto «perché stiamo parlando di aree sottoposte a contenimento e isolamento». L’Italia, ha sottolineato, «non può essere colpevole di aver fatto più controlli di tutti» e «se i nostri figli vanno a scuola nella maggioranza delle scuole, significa che anche gli stranieri possono venire qui come turisti e come investitori».

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Ma anche agli occhi dei governi che lasciano le porte aperte, la nostra condizione è quella dei sorvegliati speciali. Ieri la Germania ha annunciato che registrerà i cittadini in arrivo dai Paesi colpiti dal coronavirus: chi rientra in aereo da Cina, Corea del Sud, Iran, Giappone e Italia dovrà segnalare la località nella quale ha soggiornato. Negli Stati Uniti i Centers for disease control and prevention (Cdc) hanno aggiornato al “livello 2” su una scala di 3 i consigli di viaggio relativi all’Italia, invitando chi parte alla cautela. In questa fase però nessuna restrizione: «Al momento giusto potremmo farlo, ora non è il momento giusto. Vedremo cosa succede» ha detto il presidente Donald Trump.

Numerosi i Paesi che sconsigliano i viaggi in Italia, come l’India, il Qatar, la Serbia, la Croazia e l’Irlanda. In molti casi, gli avvisi riguardano solo le zone focolaio del Veneto e della Lombardia: è questa la scelta fatta dal governo britannico, dalla Francia, dalla Bulgaria e dall’Australia. Il ministero della Sanità spagnolo, invece, ha inserito tra le «aree a rischio» oltre a Veneto e Lombardia anche Piemonte, Emilia Romagna e Lazio, compresa Roma. Screening specifici e misure igieniche rafforzate per chi arriva dal nostro Paese nella Repubblica Ceca.

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A causa della flessione delle prenotazioni dovuta all’emergenza la compagnia belga Brussels Airlines ha annunciato di avere ridotto del 30% la frequenza dei suoi voli per alcune delle sue destinazioni in Italia per le prossime due settimane. La decisione – si legge in una nota della compagnia – riguarda i voli su Linate, Malpensa, Roma, Venezia e Bologna, tra il 2 ed il 14 marzo.

Corre ai ripari anche il vettore low cost Easy Jet. A seguito dell’aumento dei casi di Covid-19 nel Nord Italia, «abbiamo registrato un significativo calo della domanda e dei fattori di riempimento da/per le nostre basi del Nord Italia – si legge in una nota della compagnia.  Stiamo assistendo a un indebolimento della domanda anche negli altri mercati europei in cui operiamo, saremo costretti a cancellare alcune frequenze, in particolare su rotte da e per l’Italia, pur continuando a monitorare la situazione e adattando il nostro programma di voli alla domanda».

La British Airways ha deciso di cancellare nuovi voli verso il nord Italia e di prolungare questa misura, inizialmente prevista fino all’11 marzo, almeno fino al 28 marzo. Lo riporta la Bbc. Oltre ai collegamenti con Milano, ha annunciato la compagnia di bandiera britannica, saranno interrotti 56 collegamenti con diverse destinazioni tra le quali Bologna, Venezia e Torino. Diminuiti anche i collegamenti con Seoul, che saranno un giorno sì e uno no, e cancellati sei voli verso Singapore fino al 15 marzo.

United Airlines prende anch’essa misure di tutela pur restando attenta agli interessi dei viaggiatori. Una delle maggiori compagnie aeree statunitensi, ha infatti deciso di offrire ai propri clienti la riprogrammazione e la modifica gratuita dei biglietti per i voli verso sette città italiane. La decisione vale per i biglietti dal 27 febbraio al 30 giugno e gli scali interessati sono Bologna, Genova, Milano, Trieste, Torino, Venezia e Verona.

Il governo dell’arcipelago turistico di Capo Verde, nell’Africa occidentale, ha deciso di sospendere per tre settimane i voli dall’Italia. Composta da nove isole al largo della costa del Senegal, l’ex colonia portoghese, è collegata all’Italia da voli charter e da quelli della compagnia nazionale Capo Verde Airlines.

Sorgente: Di Maio: Paese sicuro. Ma tredici Stati chiudono le frontiere – La Stampa

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