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della redazione Nena-news.it

Roma, 22 gennaio 2020, Nena News – L’unica cosa certa è che ieri sera l’esercito israeliano ha ucciso tre palestinesi nella zona meridionale della Striscia di Gaza. Sul perché siano stati uccisi e su chi erano i tre palestinesi le versioni divergono. Per l’esercito e i media israeliani, le vittime erano stati fermati dai soldati una volta essere entrati in territorio israeliano. A quel punto, i “sospetti” avrebbero lanciato una granata e un esplosivo verso i militari che avrebbero risposto uccidendo i tre uomini.

Diversa la versione offerta da una fonte di polizia di Gaza che ha detto alla Reuters che le vittime, tra i 18 e 17 anni, non avevano alcun legame con i gruppi armati palestinesi. L’ufficiale ha poi negato che i tre avrebbero attaccato i soldati.

Comunque siano andati i fatti, le uccisioni di ieri sono le prime al confine tra la Striscia di Gaza e Israele da quelle di novembre quando, in solo due giorni, Tel Aviv ha ucciso 34 palestinesi e ne ha feriti decine. Secondo l’Onu, l’anno scorso 132 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano (108 nella Striscia, 24 in Cisgiordania e Gerusalemme est). Nove le vittime israeliane.

Di fronte a episodi simili a quelli di ieri, Amnesty International e le associazioni umanitarie locali e internazionali hanno invitato a più riprese Israele a fermare la pratica delle “uccisioni extragiudiziarie”. Ma non sono le ong a preoccupare il governo israeliano. Ieri, infatti, la stampa israeliana ha riferito che il premier israeliano Netanyahu starebbe pensando di chiedere il sostegno dei leader mondiali per impedire alla Corte penale internazionale (Icc) di compiere indagini su presunti crimini di guerra commessi da Israele a danno dei palestinesi (lo scorso mese Fatou Bensouda, procuratore capo dell’Icc, ha detto che c’è una base ragionevole per procedere con un’inchiesta).

Intanto, in occasione del 75esimo anniversario della liberazione di Aushwitz, atterreranno oggi in Israele importanti leader internazionali, tra cui spiccano i nomi del presidente russo Putin, di quello francese Macron e del vice presidente Usa Pence. L’evento di due giorni di Gerusalemme, il Quinto Forum Mondiale sull’Olocausto, vede la presenza di 41 capi di stato (tra cui Mattarella) e prevede, riferisce Ynet, anche diversi incontri politici in cui si dovrebbero affrontare le tensioni regionali, la questione Iran e il processo di pace. Il momento più significativo sarà rappresentato dalla cerimonia di commemorazione allo Yad Vashem (il Memoriale sull’Olocausto) prevista per domani pomeriggio. Ingente la presenza della polizia: almeno 6.300 agenti saranno dispiegati in questi due giorni nelle strade di Gerusalemme per garantire la sicurezza dell’evento. Nena News

Sorgente: GAZA. Tre palestinesi uccisi dall’esercito israeliano

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