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I pm di Genova accusano: “Grave degrado, la concessionaria non ha il polso della sicurezza”. Riapre a metà il tratto di A26 chiuso lunedì.

di GIUSEPPE FILETTO E MARCO LIGNANA

GENOVA. Venti viadotti a rischio, sotto inchiesta da parte della Procura di Genova: diciotto sulle autostrade tra la Liguria e il Piemonte, tra cui il Pecetti e il Fado sulla A-26, chiusi lunedì sera; uno, il Paolillo, sulla Napoli-Canosa di Puglia; l’altro, il Moro, a Pescara, sulla Bologna-Taranto. Ponti descritti in una relazione trasmessa al Mit, che presentano elevate criticità, tanto da far dire al pm Walter Cotugno (titolare dell’inchiesta sui falsi report) che “Autostrade e Spea, delegata al monitoraggio, non hanno il controllo sulla sicurezza dei viadotti”. Un assist al premier Conte, che qualche ora dopo torna con un vecchio cavallo di battaglia dei 5S: “Sulla revoca della concessione di Aspi a seguito del crollo del ponte Morandi siamo in dirittura d’arrivo, il procedimento amministrativo è in corso, non faremo sconti. Il nostro obiettivo è tutelare l’interesse pubblico di tutti i cittadini”. La concessionaria, contattata da Repubblica, in serata, sceglie il basso profilo e non risponde. Ma va ricordato che la Commissione Toninelli aveva escluso la possibilità di revoca, appunto per evitare l’apertura di contenziosi.

“Noi, comunque, avevamo il dovere di intervenire, di presentare ad Autostrade gli impalcati “a rischio rovina” – ripete il procuratore capo Francesco Cozzi – Sono come un balcone con la parte sopra piastrellata e la soletta sottostante completamente sgretolata”. Eppure, il Pecetti e il Fado, situati sui primi 20 chilometri di autostrada che da Genova risale l’Appennino, nella trimestrale pubblicata da Aspi ad ottobre non figurano neppure con un voto 50, di basso rischio. “Ma per i nostri consulenti tecnici – afferma invece Cozzi – sono da classificare a 70, cioè con pericolo elevato”.

Da qui la chiusura lunedì sera della Genova-Gravellona Toce, 24 ore dopo il crollo del viadotto Madonna del Monte sulla A6, la Torino Genova, e a 15 mesi dal disastro del Morandi. “Non volevamo fare allarmismo e non ci siamo fatti suggestionare da quanto successo domenica – aggiunge il procuratore capo – tanto che avevamo deciso di agire già sabato. I nostri consulenti hanno accertato “ammaloramenti” nelle parti sospese, mentre quelle sorrette dai piloni non presentano criticità”. Comunque, Aspi ha deciso di chiudere i due ponti e l’autostrada per una notte. Sono state dodici ore di isolamento totale della Liguria. “Un bollettino di guerra – ripete il governatore Giovanni Toti – servono pedaggi gratuiti in tutta la regione”.

Nel vertice in Prefettura lunedì notte, presenti il sindaco Marco Bucci e la direzione del Primo Tronco di Genova, è stato deciso di riaprire la A26 ieri mattina. Autostrade ha garantito che la carreggiata direzione Sud del Fado non presenta anomalie, così come quella Nord del Pecetti, sicché è stato disposto uno scambio di carreggiata, consentendo il transito su una corsia per ogni senso di marcia.

Sorgente: Venti ponti a rischio. Conte: revoca vicina per Autostrade | Rep

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