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Attesi altri picchi di marea, telefoni in tilt. Martoriate Puglia, Calabria e Sicilia: due morti. Il ministro ai Beni culturali Dario Franceschini manda gli ispettori in Laguna

di Alessandro Fulloni

Italia flagellata ancora dal maltempo, da Nord a Sud. Colpite le città d’arte. L’acqua alta a Venezia ha invaso anche la basilica di San Marco, intaccando colonne e marmi danneggiati, e sostituiti, dalla marea record del 30 ottobre 2018. Piazza San Marco è sommersa da oltre un metro d’acqua. E nella notte ci sono state due vittime: un anziano di 78 anni è morto fulminato sull’isola di Pellestrina, una delle lingue di terra che dividono Venezia dal mare, per un corto circuito elettrico innescato dalla marea che gli era entrata in casa: probabilmente stava cercando di far ripartire le elettropompe nella sua casa allagata. Un altro abitante della stessa isola è trovato deceduto anche lui in casa.

Attese altre maree

Tre vaporetti sono affondati a Riva degli Schiavoni e in varie zone della città si sono registrati black-out, specialmente al Lido e in Campo Santa Margherita. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere l’incendio all’interno del Museo di Ca’ Pesaro a Venezia, provocato dal mal funzionamento della cabina elettrica. La squadra è ancora sul posto. Nella notte i pompieri hanno già effettuato un centinaio di interventi e altre 120 richieste verranno evase stamane. Venezia potrebbe restare ancora per giorni ostaggio delle alte maree eccezionali. Il Centro maree del Comune, infatti, prevede per le ore 10.30 di oggi un colmo di 160 centimetri sul medio mare. Per domani sono attesi 130 centimetri, verso le ore 11, e 140 centimetri venerdì 15, sempre a metà mattinata.

A Venezia (dove tutte le scuole, di ogni ordine e grado, resteranno chiuse mercoledì) la situazione tra le 22.45 e le 22.50 era di un’acqua alta da record, 187 centimetri: «Stiamo affrontando una marea più che eccezionale», ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, «questo è un disastro». La marea dentro la Basilica ha solo cinque precedenti in tutta la sua storia, iniziata nel IX secolo. Il dato allarmante è che tre di questi allagamenti sono concentrati negli ultimi vent’anni, e che quello di lunedì è stato il secondo più grave della storia, dopo quello del 1966. L’ultimo risale a dodici mesi fa, quando l’acqua invase alcune decine di metri quadri del millenario pavimento inondando il battistero e la cappella Zen. Per valutare i danni, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha inviato gli ispettori, dichiarandosi «pronto a finanziare quanto richiesto dalla Soprintendenza per tutelare la Basilica». In attesa che il mare salga ancora, i telefoni sono in tilt.

Sud Italia

A Matera allagamenti, fiumi di detriti e fango hanno provocato danni al quartiere dei Sassi. Martoriate (con danni alle coltivazioni e rischio frane) Puglia, Calabria e Sicilia. Due le vittime. Ad Altamura, nel Barese, un ottantenne è morto fuori dalla sua abitazione, in campagna, travolto da un ramo spezzato dal forte vento. A Strongoli, poco lontano da Crotone, una clochard (per adesso ancora senza identità) è stata trovata priva di vita — probabilmente per via del repentino abbassamento notturno della temperatura — nella piccola tendopoli in spiaggia in cui dimorava con altre persone. La pioggia torrenziale caduta ieri su Matera ha trasformato le strade della «Capitale della Cultura 2020» in torrenti, fango e detriti che hanno inondato — come mostrano le impressionanti immagini di Corriere Tv — il quartiere dei Sassi, danneggiando la storica pavimentazione in basolato. Una tromba d’aria ha inoltre divelto alberi e pali della luce.
Nel Salento piogge, venti di burrasca e onde alte anche cinque metri hanno investito la costa jonica, con pali della luce e alberi sradicati ovunque, barche disancorate e due cabinati a vela scaraventati sugli scogli. A Spongano (nel Leccese) la furia del vento e le precipitazioni hanno distrutto il palazzetto dello sport pronto per essere consegnato nei prossimi giorni. A Taranto è crollato un traliccio con i ripetitori per i segnali telefonici abbattuti. Crolli nel Palermitano (a Isnello una croce si è staccata dal campanile della Chiesa Madre, risalente al XVI secolo) e a Cagliari dove si è staccato il controsoffitto della mensa universitaria, sfiorando gli studenti. A Napoli il forte vento ha abbattuto un albero precipitato su un bus fermo con cinque persone a bordo, illese. Problemi anche sul versante dei trasporti. Per lo scirocco bloccati aliscafi e traghetti verso le Eolie e interrotti i collegamenti tra il porto di Termoli e le Tremiti.

 

Sorgente: Venezia, acqua alta da record: 1,87 metri, due morti a Pellestrina. Il sindaco: «Stavolta è un disastro»

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