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di Anna Lisa Minutillo

Capita di visitarli e non si riesce a non subirne il fascino. Luoghi in cui il tempo pare essersi fermato, dove si respira un clima differente, dove le costruzioni regalano immagini di solidità e di essenzialità.
Stiamo parlando dei borghi medievali e del loro valore , in particolare, nel cuore della Bretagna ve ne è uno chiamato Bécherel. Una piccola oasi di pace abitata da 700 persone, con una particolarità, al suo interno sono presenti ben 15 librerie. Punti vendita che regalano emozioni e fiumi di parole proprio lì, dove il tempo ha assunto sfumature differenti, dove un buon libro è ancora in grado di riempire spazi di tempo, colorandoli di emozioni e racconti che diventano magia. Accade sempre più spesso infatti di recarsi a visitare questi borghi che fanno da anello di congiunzione tra ciò che era la vita precedente, quella basata su pochi beni materiali ma tanta condivisione e dialogo, e la realtà caotica in cui quotidianamente ci caliamo. Pochi passi e si viene catapultati in una dimensione che rimpiangiamo di non aver vissuto. Occhi attenti che scrutano queste abitazioni di granito in cui le librerie che delimitano le vie del paese la fanno da padrona. Mete dalle atmosfere suggestive ed incantate che gli amanti dei libri e dei borghi medievali non possono assolutamente perdere. Bécherel, infatti, custodisce gelosamente il suo prezioso tesoro rappresentato appunto dai libri, tanto da essere diventata proprio la città del libro.
Abbiamo detto 15 librerie che suddivise per il numero degli abitanti diventano di media, una libreria ogni 46 . Bécherel è così diventata una meta prediletta per gli  appassionati di cultura e anche per bibliofili incalliti.
La sua fama, è dovuta anche a numerosi eventi e spettacoli che si svolgono nella cittadina. Pur essendo un piccolo centro, Bécherel è molto attiva nel campo della promozione culturale e rinomata anche a livello internazionale. Ogni anno in occasione della grande Fête du livre (Festa del Libro), che si svolge durante il fine settimana di Pasqua, ospita folle di appassionati. Un’atmosfera che si ritrova anche durante La Fureur de lire (la smania di leggere), cioè giornate nazionali del libro che hanno luogo nel mese di ottobre.
Ma in altri momenti dell’anno si svolgono anche altre manifestazioni dedicate al libro, fra cui: il Festival Europeo del Greco antico e del Latino e la “Primavera dei Poeti”. Durante i secoli seguenti il paese e la sua fortezza furono terreno di scontri e battaglie e la cittadina cadde lentamente in rovina.
Fra il 1700 e il 1800 Bécherel ha conosciuto una nuova era di prosperità, grazie alla coltivazione e lavorazione di lino e canapa. La vera svolta avvenne negli anni Ottanta, quando per combattere la crisi dell’economia tessile, molti librai vennero invitati a vendere i loro volumi in bancarelle sparse per il paese.
Nessuno sapeva ancora che di lì a poco avrebbe visto la luce una vera e propria capitale del libro.
Un luogo per dissetare la cultura, dove fermarsi ad ascoltare il silenzio, dove l’odore dei libri ha ancora un valore, a dispetto dei tanti cassonetti riempiti di libri che vengono gettati senza che ci si renda conto del loro inestimabile valore.
Nutrire occhi e anima fa di noi sicuramente persone migliori, persone…quello che siamo sempre meno.

Sorgente: radio.nuovaresistenza.org/

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