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Sicurezza e Speculazioni. Il premier Conte risponde: miserabile. Il viceministo all’Interno Mauri: falsità, è lui a non aver pagato gli arretrati alle forze dell’ordine. Fassina: non ha mai mandato gli agenti promessi

L’omicidio di un ragazzo di 24 anni da parte di due presunti borseggiatori diventa la scusa per attaccare il governo, reo dell’insicurezza a Roma. Matteo Salvini ancora una volta non si smentisce e a due giorni dal voto in Umbria utilizza la morte di Luca Sacchi mercoledì notte – freddato da un colpo di pistola alla testa all’uscita di un pub nel quartiere di Colli Albani per aver difeso la fidanzata, colpita con una mazza, da un borseggio – per biechi scopi elettorali.
Il leader della Lega «commosso e addolorato» per la brutale uccisione del ragazzo, aveva subito puntato il dito contro l’attuale esecutivo. «Prego per Luca e la sua famiglia. Ma sono anche incredulo e sdegnato perché è inconcepibile quello che è accaduto. Da ex ministro dell’Interno fa ancora più male vedere tutta l’insicurezza della capitale governata dai 5Stelle e i tagli disastrosi che Renzi, Conte e Zingaretti fanno al fondo per le forze dell’ordine».
«Se qualcuno si permette di fare speculazioni su un fatto del genere in campagna elettorale lo trovo miserabile», risponde a stretto giro il premier Giuseppe Conte. Che commenta: «Mi ha molto addolorato la morte di questo ragazzo di 24 anni, anche per la sua brutalità», spiega Conte. «Da questo punto di vista non bisogna abbassare la soglia, ho parlato con il capo della polizia Gabrielli, faranno di tutto per assicurare alla giustizia i responsabili di questo omicidio. Ma è un episodio e c’è un contesto generale» ma «allo stesso tempo ragionando in termini più ampi, Roma resta una delle metropoli più sicure in Europa se guardiamo agli indici di delittuosità», conclude Conte.
«Salvini ha perso la carica di ministro ma non l’abitudine a speculare sul dolore e a dire falsità. Oggi ha superato ancora una volta il limite della decenza. Non è accettabile che si provi a strumentalizzare la tragica morte di un ragazzo», sostiene il vice ministro dell’interno Matteo Mauri (Pd). «Non è accettabile raccontare balle sulle risorse messe da questo governo sulla sicurezza. Non solo non abbiamo tagliato proprio niente al comparto, ma abbiamo aggiunto centinaia di milioni nonostante le pesanti difficoltà finanziarie ereditate. Un esempio su tutti: Salvini aveva promesso di pagare gli arretrati alle forze dell’ordine. Promessa che come sua abitudine non ha mantenuto», chiude Mauri.
«Per un anno e mezzo chi aveva la responsabilità di governo ha sventolato la bandiera della sicurezza, tante chiacchiere senza però far arrivare a Roma l’integrazione di forze dell’ordine richiesta e necessaria», denuncia Stefano Fassina.

Sorgente: Omicidio a Roma, Salvini specula: colpa dei tagli | il manifesto

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