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I pm cercano eventuali fondi russi nelle banche. Attese audizioni di testimoni la prossima settimana. “Se c’è un rublo fuori posto sarò il primo ad arrabbiarmi”. Così il ministro dell’Interno. Il presidente dell’associazione Lombardia-Russia: “Mai preso soldi dalla Russia, né incontrato emissari”

13 luglio 2019 La Procura di Milano sta valutando di avviare una rogatoria in Russia per seguire eventuali flussi di denaro nell’ambito dell’indagine per corruzione internazionale nata in seguito a una registrazione audio, acquisita agli atti, nella quale si fa riferimento ad una presunta trattativa con esponenti russi per far arrivare fino a 65 milioni di dollari alla Lega con un affare sul petrolio. Inchiesta nella quale è indagato Gianluca Savoini, il leghista presidente dell’associazione Lombardia Russia. Da quanto si è saputo, i pm Gaetano Ruta e Sergio Spadaro, coordinati dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, stanno vagliando una richiesta di assistenza internazionale da inoltrare a Mosca per capire se ci sia stato stato davvero un trasferimento di sospetti fondi neri in seguito alla compravendita ‘con sconto’ di petrolio. Una richiesta che punta, qualora venisse trasmessa, a trovare riscontro alla ‘radiocronaca’ dell’ormai noto incontro all’hotel Metropol di Mosca tra Savoini, tale Luca (un avvocato) e Francesco detto il “nonno” – due italiani in corso di identificazione – e tre russi, uno dei quali dovrebbe essere un interprete. In quella riunione, come si evince dall’audio, lo scorso ottobre si sarebbe cercato un accordo sulle percentuali di sconto, in modo tale che una parte, il 4%, si trasformasse, questa è l’ipotesi, in una ‘retrocessione’ per il movimento e il resto, almeno il 2%, andasse sotto forma di ‘stecca’ a funzionari russi. Secondo la registrazione (base di partenza dell’indagine e che i pm hanno acquisito prima che venisse pubblicato su BuzzFeed e dopo alcuni articoli de ‘l’Espresso’ sul caso lo scorso febbraio), una parte del prezzo della compravendita di petrolio tra una società italiana che doveva comprare (nella registrazione si parla dell’Eni, che ha smentito) e una società russa che vendeva, sarebbe dovuta arrivare alla Lega per finanziare la “campagna elettorale” per le elezioni europee. Inoltre, uno degli italiani spiegava anche che sarebbe stato necessario “coinvolgere” le banche per le transazioni e citava “Banca Intesa Russia”. Su questo punto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro ha affermato che “non c’è alcuna evidenza di un coinvolgimento del gruppo”. Ieri si è tenuto un vertice tra gli inquirenti e gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza che conduce l’indagine anche in vista della futura attività istruttoria. Già per la prossima settimana sono previste audizioni e non è esclusa l’acquisizione di documentazione. Salvini: inchiesta ridicola “Ho totale fiducia nella magistratura italiana, che è la più solerte, libera ed efficace del mondo. Se c’è un rublo fuori posto sarò il primo ad arrabbiarmi”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini rispondendo alle domande dei cronisti in conferenza stampa al Viminale in merito ai presunti finanziamenti di Mosca alla Lega. E ribadisce: “Inchiesta ridicola”. “Savoini non l’ho invitato io” In merito a Gianluca Savoini, il vicepremier sottolinea: “Non era stato invitato dal ministero dell’Interno” né a Mosca nell’ottobre 2018 né a Villa Madama nell’incontro bilaterale con Putin. E prosegue: “Posso produrre tutti i documenti relativi ai passeggeri che hanno viaggiato con me. Che ne so cosa ci facesse al tavolo. Chiedetelo a lui. Io faccio il ministro dell’Interno, preferisco occuparmi di cose serie, questa inchiesta è ridicola”. Poi – incalzato – sul fatto che “Savoini appare in molte foto”, spiega: “Io vado in giro con centinaia di persone. Cosa facciano e cosa chiedano a nome loro e di altri la sera non mi è dato saperlo. Io sono responsabile di quello che entra ed esce dalle casse della Lega e stanotte stavo cercando 65 milioni di euro e cacchio, mi sono distratto e non li ho trovati”. Alla domanda se querelerà il presidente dell’associazione Lombardia-Russia, Salvini replica: “No io querelo chi associa la Lega a ipotesi di corruzione”. Savoini: mai preso soldi dalla Russia Savoini intanto dice di “non aver mai preso soldi dalla Russia, né incontrato emissari del Cremlino”. Sulla vicenda intanto il premier Giuseppe Conte ha ribadito di aver fiducia nel ministro dell’Interno e che ben venga “l’inchiesta della magistratura”, sottolineando che “non conosce Savoini e non lo ha mai incontrato personalmente”. L’altro vicepremier, il grillino Luigi Di Maio, questa mattina sul profilo Facebook si è limitato a postare: “Buongiorno, oggi noi ci svegliamo così. Altro che petrolieri, strane fondazioni o finanziamenti. Noi siamo liberi!!! Orgoglioso del MoVimento 5 Stelle! La foto pubblicata dall’Espresso “Soldi russi alla Lega, la foto del 17 ottobre a Mosca che mette in crisi la difesa di Salvini”, afferma L’Espresso, che sul suo sito pubblica in esclusiva lo scatto che mostra il capo della segreteria del ministro dell’Interno, Andrea Paganella, parlare con Gianluca Savoini al convegno di Confindustria Russia, secondo il settimanale. “E’ il giorno prima della trattativa dell’Hotel Metropol svelata da noi e dagli audio”, commenta l’Espresso.

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L’Espresso pubblica in esclusiva lo scatto che mostra il capo della segreteria del ministro, Andrea Paganella, parlare con Savoini al convegno di Confindustria Russia. Il giorno prima della trattativa del Metropol svelata da noi e dagli audio http://bit.ly/2JJoNp1 

Soldi russi alla Lega, la foto del 17 ottobre a Mosca che mette in crisi la difesa di Salvini

L’Espresso pubblica in esclusiva lo scatto che mostra il capo della segreteria del ministro, Andrea Paganella, parlare con Savoini al convegno di Confindustria Russia. Il giorno prima della trattativa

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Portavoce del Cremlino: “Inchiesta non dimostra nulla” “Abbiamo visto le notizie sui media”, “che non comportano assolutamente nulla, quindi non vediamo la necessità di commentare”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo l’agenzia russa Tass, rispondendo a una domanda sull’inchiesta di BuzzFeed su presunti finanziamenti russi alla Lega.

Sorgente: La Procura valuta rogatoria in Russia sui flussi di denaro. Salvini: “Savoini non l’ho invitato io” – Rai News

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