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I nuovi palinsesti L’obiettivo è trasformare i contenitori a metà tra informazione e intrattenimento, come “Unomattina” e “La vita in diretta”, in megafoni della Lega. Ancora polemiche su Poletti per una frase sui migranti

di Giovanna Vitale

Venerdì 7 giugno, domani. Sul calendario è la data da cerchiare in verde. Il giorno in cui, con la presentazione del palinsesto estivo di Rai1, TeleSalvini prenderà ufficialmente il via.
Ci sono voluti nove mesi, dall’insediamento del cda presieduto da Marcello Foa, per trasformare la rete ammiraglia nella portaerei della propaganda leghista.

Espugnata a colpi di epurazioni, promozioni di fedelissimi e occupazione militare delle postazioni-chiave. Quasi tutte conquistate a scapito dell’alleato, ridotto a pura comparsa: incapace, dopo anni di proclami contro la lottizzazione, di pari disinvoltura e padronanza del mezzo. Con un di più che rende quasi un unicum la presa del primo canale nella storia della spartizione politica del servizio pubblico.

Difatti, a differenza del passato, il leader del Carroccio non si è accontentato di impossessarsi dei telegiornali, nominandone i vertici in condominio coi grillini. No. L’intuizione portata avanti da Salvini, pronta a brillare sotto il solleone, è quella di impadronirsi dell’intera programmazione, così da garantire alla narrazione sovranista una copertura full time. Puntando, in particolare, sulle trasmissioni pop, quelle a metà tra intrattenimento e informazione: i cosiddetti “contenitori”, da Unomattina alla Vita in diretta, campioni d’ascolto e vero motore del consenso.

Detto e, fra qualche giorno, pure fatto. In attesa del colpaccio: il ritorno di Massimo Giletti nella collocazione che fu di Fabio Fazio, domenica in prima serata, sperando che l’anchorman di Che tempo che fa, già declassato su Rai2, voglia spostarsi al martedì. La trattativa è in corso. E l’ad Salini ci crede.

Nel frattempo, con la complicità della direttrice Teresa De Santis – insieme a Foa esecutore materiale della salvinizzazione di Rai1 – alle 6 del mattino i telespettatori si sveglieranno con un leghista doc: Roberto Poletti. Sarà lui, l’ex direttore di Radio Padania e primo biografo del leader (Il Matteo-pensiero dalla A alla Z) a condurre fino alle 10 il programma più visto in quella fascia oraria. Un seguace della prima ora a dispetto di qualche digressione (eletto coi Verdi in Parlamento nel 2006) e dispensatore di insulti via etere.

Come quello trasmesso dall’emittente padana nel febbraio di quattro anni fa. Un extracomunitario chiama la radio e dice di avercela col Carroccio “perché non rispetta gli immigrati”. Risposta del giornalista Mediaset destinato a restare a Unomattina anche nella stagione invernale: “Ti posso dire una cosa? A naso mi stai sui coglioni”.

Una scelta che ha scatenato l’ira dell’Usigrai (“Mortifica i 1.700 interni Rai”), dei consiglieri Laganà e Borioni, ovviamente del Pd. Non solo. Capo-autore resterà un altro sovranista doc, Marco Ventura, che è anche portavoce di Foa: doppio incarico che non intende mollare. Ad affiancarlo sarà Alessandro Banfi, ex del Biscione chiamato da Ventura, che però è in pensione e sta incontrando qualche problema. In squadra pure Paola Bacchiddu, ex portavoce della Lista Tsipras ormai convertita al verbo salviniano.

Neanche il tempo del Tg1 flash che toccherà a un’altra osservante di recentissimo conio officiare il credo leghista: dalle 10,30 alle 11,30 Monica Marangoni, moglie di Cristiano Ceresani, capo di gabinetto del ministro alla Famiglia Fontana, condurrà Tuttochiaro, talk sulla salute. Seguita dopo il notiziario delle 13,30 dall’ultimo salito sul carro dei vincitori: PierLuigi Diaco presidierà il primo pomeriggio col varietà dei sentimenti Io e te, insieme a Sandra Milo (pure lei convertita) e la comica di Zelig Valeria Graci. Perché questo è il bello: gran parte degli autori e dei “nuovi” volti provengono dalla scuderia avversaria.

E nemmeno il programma successivo sfugge alla morsa sovranista: sebbene il timone de La vita in diretta venga retto da Beppe Convertini, considerato in quota 5S, capo del progetto è un fedelissimo del ministro dell’Interno. Quel Casimiro Lieto che per anni ha curato i programmi di Elisa Isoardi e che lui voleva alla vicedirezione di Rai1. Deciderà scaletta e ospiti, difficile che possa tradire l’amico vicepremier.

Sorgente: Si chiama Rai1 ma è TeleSalvini. Ai sovranisti i programmi pop | Rep

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