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Sit in studenti a Palermo. Salvini: “Pronto a incontrarla”. Il ministro dell’Istruzione: “Chieste carte”. Zingaretti: “Deve tornare subito al lavoro”. M5S annuncia interrogazione

l giorno dopo la sospensione della professoressa Rosa Maria Dell’Aria, l’insegnante dell’istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III di Palermo punita per non aver vigilato sul lavoro dei suoi studenti, che durante la Giornata della memoria avevano presentato un video accostando le leggi razziali al decreto Sicurezza, scatta la protesta. A partire da Palermo con un sit-in alle 17 davanti all’Iti Vittorio Emanuele III con lo slogan ‘Difendiamo la scuola della Costituzione’. Plaudono all’iniziativa i senatori e le senatrici del M5S in Commissione Cultura: “Che gli studenti si siano mobilitati” è “un gesto encomiabile che suscita orgoglio e speranza”.

SALVINI – E intanto Salvini fa sapere che “giovedì prossimo sarò a Palermo a testimoniare la lotta alla mafia e per onorare la memoria del giudice Falcone e dei caduti della strage di Capaci. Sono sicuro, e ne sarei felice, che ci sarà anche modo di incontrare la professoressa Rosa Maria Dell’Aria, che mi auguro possa tornare quanto prima al suo lavoro a scuola, e gli studenti di quella scuola per spiegare cosa sto facendo per la sicurezza del mio Paese e la distanza abissale tra le mie idee e progetti e le leggi razziali del periodo fascista” dichiara Salvini.

Intanto il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti annuncia che si è “fatto mandare le carte per valutare anch’io la cosa“. E “non c’è un commento politico, perché gli uffici per i provvedimenti disciplinari sono presenti in tutti gli uffici provinciali e agiscono secondo le norme che prevedono, in questo caso, le sanzioni – sottolinea -. Sotto i dieci giorni agisce il dirigente scolastico, quando il dirigente ritiene che ci sia qualcosa di superiore invia tutto il materiale all’ufficio per i provvedimenti disciplinari. Dopo ci sarà stato un momento di confronto, ma la decisione è dell’ufficio provvedimenti disciplinari di Palermo. Visto l’effetto che ha avuto o solamente chiesto di vedere le carte, per darci un’occhiata, ma questa è una decisione autonoma dell’ufficio scolastico provinciale. Io non reputo niente, perché finché uno non vede le carte, non può giudicare”.

Si difende il provveditore di Palermo, Marco Anello, finito nell’occhio del ciclone, dopo il provvedimento disciplinare.”Ho agito secondo giustizia e secondo coscienza, conosco a menadito le carte e ho svolto il mio lavoro con serietà – ha detto all’AdnKronos -. Se sono giunto a questa determinazione l’ho fatto con l’assoluta ponderazione di tutti gli interessi in gioco e di tutti gli elementi”. La sospensione è scattata al termine di un’ispezione, innescata da un post sui social di un attivista di destra, rilanciato dalla la sottosegretaria leghista ai Beni culturali Lucia Borgonzoni.

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, d’intesa con l’intera Giunta comunale, ha disposto la pubblicazione del video ‘incriminato’ sul sito del Comune, accompagnando la pubblicazione con una frase: “L’amministrazione comunale e tutta la città sono grate agli studenti e a chi li accompagna nel percorso di crescita; un percorso di consapevolezza e cittadinanza attiva”. E la Giunta comunale ha anche aderito alle iniziative di solidarietà nei confronti della docente.

Sulla vicenda interviene anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: “Fatemi capire. In Italia CasaPound deve essere libera di dire e fare quello che vuole. Mentre un’insegnante deve essere sospesa per le opinioni di un suo studente che critica Salvini e le leggi varate dal governo Lega-5Stelle. Ma siamo pazzi? – si legge in un tweet di Zingaretti – Questa insegnante deve tornare subito al suo lavoro“.

Sorgente: Prof sospesa, scatta la protesta

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