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Cremona, anno domini 2019. Bambini e bambine di 2° e 5° elementare partecipano ad una gita nella caserma dei Carabinieri, accolti dal comandante della Compagnia di Cremona. Dalle foto scattate dall’Arma stessa e pubblicate da ‘CremonaOggi’ si intuisce che la campagna per la ‘formazione della cultura della legalità 2018-19′ prevede l’insegnamento del saluto militare, la simulazione di perquisizioni con mani sulla volante e un po’ di sana pratica come aspiranti celerini, con tanto di caschi, scudi e carabinieri che ‘guidano’ il plotone in erba col manganello in pugno (le foto sono all’interno dell’articolo).Il sorriso delle insegnanti immortalato durante la messa in scena completa il felice quadretto e restituisce una fotografia della deriva autoritaria di questo paese.Un pregio dei militari è quello di non badare ai fronzoli e ai merletti liberali con cui si cela e abbellisce l’essenza delle cose: la legge è la cristallizzazione di un rapporto di forza o un tentativo emergenziale di ristabilirne uno che si sta sgretolando, non l’altare a cui ogni cittadino può astrattamente appellarsi per richiedere giustizia e riconoscimento. Il manganello è la concretizzazione della loro legge. Il Re è nudo, la maschera è calata: il volto che veniva nascosto è quello della barbarie. Cerchiamo collettivamente di invertire la rotta.

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