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È successo in una casa occupata a San Siro, gli agenti arrivati dopo la segnalazione di un cittadino: “Era offensivo, lo avremmo fatto per qualunque cittadino”. Polemiche.

Era stato esposto sul balcone di una casa occupata quartiere San Siro. Tra gli striscioni contro il vicepremier leghista finiti sotto accusa in questi giorni, ce n’è uno pure a Milano. Con su scritto: “Salvini amico dei mafiosi, nemico dei poveri”. Nella tarda mattinata di oggi alla porta dell’abitazione al secondo piano del palazzo al civico 33 di via Matteo Civitali hanno bussato gli agenti della Digos, dopo che alla centrale operativa è arrivata la segnalazione di un residente. Perché – fanno sapere dalla Questura – il contenuto dello striscione sarebbe stato offensivo e diffamatorio anche se fosse stato rivolto a qualunque altra persona. Gli agenti hanno invitato 33enne che lo aveva esibito il a rimuoverlo. Poi l’hanno identificata e segnalata alla procura: saranno i magistrati a decidere se procedere o meno nei suoi confronti.

Mentre sui social network si moltiplicano gli scatti degli striscioni contro il leader del Carroccio esposti in tutta Italia, da Nord a Sud, e postati con l’hashtag #salvinitoglianchequesti, a rendere noto l’episodio milanese è il Comitato abitanti di San Siro, di cui la 33enne fa parte. Un gruppo di componenti del Comitato si è radunato sotto l’abitazione poco dopo l’arrivo degli agenti. “Questa mattina a San Siro come in tutta Italia – scrivono in un post pubblicato sulla loro pagina Facebook – sono apparsi alcuni striscioni in vista della passerella elettorale che il ministro degli Interni farà a Milano questo sabato. Insieme a lui tanti amici di merende: Viktor Orban, Marine Le Pen e altri sovranisti da tutta Europa! Alla porta di una degli abitanti del quartiere che ha voluto mostrare il proprio dissenso alla presenza di Salvini&co, si sono presentati 8 agenti in borghese, che hanno intimato di rimuovere lo striscione dal balcone, minacciando di sfondare la porta. Dopo vari minuti di minacce e intimidazioni S. ha deciso di aprire – si legge ancora nel post -, rivendicando il suo diritto ad esprimere il suo pensiero e grazie ad un presidio solidale che in poco tempo si è radunato sotto casa di S., la polizia ha deciso di andarsene senza rimuovere lo striscione”. Questa versione dei fatti è stata smentita dalla Digos che sostiene di non essere neppure entrata in casa. Gli agenti – fanno sapere dalla Questura – si sono limitati a bussare alla porta e invitare la donna a rimuovere il lenzuolo.

Sorgente: Espone sul balcone uno striscione anti Salvini, subito identificata dalla Digos – La Stampa

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