L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati: nell’ultima settimana almeno 944 persone hanno lasciato le coste libiche, 64 sono morti gli altri riportati nei lager.
Parole fin troppo sagge rispetto a chi sputa solo odio e frasi fatte come ‘la pacchia’ è finita: l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) “torna a ripetere che nessuno dovrebbe essere riportato in Libia”. Secondo l’Agenzia Onu, nell’ultima settimana almeno 944 persone hanno lasciato le coste libiche per i viaggi della speranza nel Mediterraneo: 65 sono morte davanti alle coste della vicina Tunisia, mentre il 65% degli 879 superstiti è stato riportato in Libia.
E’ necessario, ha detto il portavoce Charlie Yaxley, “un duplice approccio che veda un aumento delle capacità di ricerca e di soccorso”, non solo da parte delle ong, “e un immediato aumento delle evacuazioni umanitarie di rifugiati e migranti dai centri di detenzione di Tripoli”.“Le navi delle ong hanno avuto un ruolo cruciale per salvare vite in mare e chiediamo agli Stati la revoca delle restrizioni logistiche e legali alle loro operazioni – ha insistito – Chiediamo anche agli Stati di offrire modi sicuri e legali per accedere al diritto di asilo”.
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