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notte di Derry, 18 aprile 2019Derry o ex Londonderry- ma britannici e unionisti mantengono ancora questo nome- è il luogo simbolo e insieme off-limits degli anni 70-80 per le forze britanniche. Per la polizia nordirlandese invece resta spesso area calda, come è accaduto giovedi 18 aprile quando alcune pattuglie hanno fatto irruzione nell’ambito delle indagini sull’esplosione di un’autobomba avvenuta a gennaio scorso. Giovedì negli scontri, la cui miccia – secondo quanto raccontano gli inquirenti – sarebbe scoppiata in seguito a delle perquisizioni in una casa del quartiere, muore ammazzata una giovane giornalista, Lyra McKee, la prima giornalista uccisa nel Regno Unito dal 2001. Sin dall’inizio le indagini hanno virato, confermadolo, come atto terroristico.Le indagini di Lyra McKeeLa polizia nordirlandese ha arrestato due giovani di 18 e 19 anni nella mattina di Sabato 20 aprile nell’ambito dell’omicidio della giornalista Lyra McKee e ha mostrato un nuovo video estratto dalle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso i fatti di quella notte. Il video inquadra gli ultimi momenti di vita della donna intenta a riprendere con lo smartphone gli scontri in atto. Le immagini mostrano anche alcune persone dal volto coperto, rossocerchiate, intente a controllare l’area o ad alimentare i tafferugli. I colpi sarebbero stati sparati attorno a mezzanotte e intanto, i due ragazzi arrestati sono stati portati a Belfast per essere interrogati.

Quello che inquadrerebbe la morte violenta della giornalista come vero e proprio omicidio mirato è racchiuso nelle parole di un testimone oculare che avrebbe visto una persona sparare con il volto coperto una raffica di colpi contro gli agenti e nella direzione di Lyra McKee. Il nuovo video sembrerebbe andare in questa direzione, ma le indagini sono ancora in corso e non sembrano vicine alla risoluzione. Al momento la polizia nordirlandese ha detto di ritenere il gruppo repubblicano dissidente, conosciuto con il nome di New Ira, responsabile dell’uccisione della giornalista. New Ira è un piccolo gruppo di repubblicani che hanno sempre respinti gli accordi del Venerdì Santo del 1998 di gennaio con il quale vennero fissate le condizioni per garantire la sua permanenza nel Regno Unito. Il Guardian riferisce che la giovane reporter, da poco trasferitasi a Derry con la sua compagna, stava occupandosi delle morte collaterali riguardante il periodo dei “troubles” (altro momento storico recente buio segnato dallo spargimento di sangue in Irlanda del Nord, ben 30 anni 1968-1998). Morti che per la storia ufficiale non sono considerate vittime del conflitto, ma che restano ai margini oscuri di una storia ancora tutta da raccontare.

Leona O'Neill via REUTERS
Mezzi di emergenza all’arrivo a Londonderry la notte degli scontriLeona O’Neill via REUTERS

La rivolta di Pasqua del 1916

Gli scontri giungono alla vigilia del fine settimana di Pasqua, periodo in cui i repubblicani celebrano l’anniversario della Rivolta di Pasqua del 1916 (in inglese the Easter rising) ed i dissidenti organizzano dimostrazioni in strada. Le sei giornate dell’insurrezione del 1916 furono represse nel sangue dalle forze di Sua Maestà britannica, con un bilancio di almeno 450 morti e 2500 feriti. Ma crearono le premesse per la spartizione dell’isola fra sud e nord e la conquista dell’indipendenza della maggior parte di essa. Torna alta la tensione nell’Irlanda del Nord, dunque, in uno scenario che sembra solo agli inizi.

Intanto, venerdi 19 aprile, una cerimonia nella zona a nord di Derry, ha voluto rendere omaggio a Lyra McKee: insieme amici e alti rappresentanti delle forze dell’ordine si sono riuniti per commemorarla.

Sorgente: Derry, Irlanda del Nord: arrestati due giovani in relazione all’omicidio di Lyra McKee | Euronews

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