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I LAVORATORI NON SONO USA E GETTA, ZARA NON PUO’ LIBERARSI DI CHI LOTTA!

Reggello (FI), dalla viva voce di un operai Zara in lotta scioperando a oltranza con occupazione del magazzino:

Per anni abbiamo lavorato come schiavi, senza diritti. Ora che abbiamo fatto applicare il contratto nazionale il magazzino chiude. Il lavoro c’è ma Zara vuole gli schiavi per guadagnare di più e spendere meno, hanno solo spostato le merci“.

Prosegue quindi lo sciopero del SiCobas e l’occupazione del magazzino per difendere i 39 posti di lavoro, per cui continuano ad essere picchettati gli ingressi del magazzino di Reggello.

Gli operai si oppongono alla chiusura programmata dalla multinazionale.

L’intenzione di Zara è di liberarsi di quegli operai che negli scorsi mesi avevano imposto il rispetto del contratto nazionale.

E spostare il lavoro dove gli costa meno.

Un altro operaio in lotta: “Non sarà facile per loro”.

Inoltre, ieri alcuni degli operai di Reggello sono tornati a protestare davanti al negozio di Zara in piazza della Repubblica, per rivendicare il loro posto di lavoro contro l’imminente chiusura del magazzino.

Una chiusura decisa dai piani alti, per smontare le lotte del sindacato SICobas che hanno ripristinato la legalità e fatto rispettare le norme contrattuali dei dipendenti delle cooperative in appalto a Zara.

I lavoratori hanno portato la loro protesta davanti al negozio di Firenze per denunciare le politiche del marchio che ha reso Omacio Ortega il terzo uomo più ricco al mondo e per rilanciare il boicottaggio dei suoi vestiti.

Sorgente: [ZARA] 39 licenziamenti in arrivo, i lavoratori in lotta contro la multinazionale: solidarietà degli operai Bakaert, protesta dal negozio Zara di Firenze – “TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI”

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