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Bombardieri: “Già nel 2022, tra luglio e settembre, avevamo segnalato alcune problematiche relative alla sicurezza per quell’impianto. Purtroppo non ci sono state risposte”

Una tragedia che forse si poteva evitare. Allarmi di cui non s’è tenuto conto, contestazioni sulle procedure, incertezza sui compiti affidati alle tante ditte che, tra appalti e subappalti, gestivano manutenzione e sicurezza. Per la Uil la tragedia di Suviana non arriva del tutto inaspettata: «Già nel 2022, tra luglio e settembre, la nostra organizzazione aveva segnalato attraverso i propri rappresentanti alcune problematiche relative alla sicurezza per quell’impianto. Purtroppo non ci sono state risposte.- denuncia il segretario generale Pierpaolo Bombardieri – La Uil ha il compito di tutelare i propri delegati, i propri rappresentanti per la sicurezza e i propri iscritti e, se fosse necessario, si attiverà per fornire alla magistratura tutte le informazioni e la documentazione del caso».

 

 

«Anche le Uil locali sono a completa disposizione della magistratura», assicura da Bologna Vittorio Caleffi, segretario regionale della Uiltec Uil. Di più non dice, ma dalle zone teatro della tragedia di Suviana in diversi ricordano varie segnalazioni verbali e mail con cui la sigla sindacale protestava nel 2022 perché Enel chiedeva ai lavoratori di svolgere mansioni a lavoratori che non avevano le certificazioni necessarie, in particolare sulle saldature. Interventi dunque non legati agli interventi oggetto dell’incidente di oggi, ma giudicati comunque emblematici di un sistema. Si vedrà ora se queste segnalazioni verranno giudicate interessanti dalla magistratura. Ieri mattina anche la Cgil è intervenuta per protestare in modo sonoro contro l’azienda che gestisce l’impianto. «Dopo una giornata dall’incidente, in un cantiere Enel, ancora non sappiamo di che azienda sono i dipendenti, i morti, i dispersi e i feriti, è di una gravità senza precedenti. – attacca il segretario della Camera del lavoro bolognese, Michele Bulgarelli – È lo specchio del mondo del lavoro, cosa ci faceva un pensionato di 73 anni con partita Iva in cantiere?».

 

 

Capire chi faceva cosa, e per chi, è particolarmente complicato per via degli intrecci tra appalti e subappalti. L’ad di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, rispondendo alle richieste di chiarimenti, ha detto che l’azienda per la manutenzione sulle turbine ha «scelto tra le migliori ditte, le migliori società nel campo dell’elettrico e dell’idroelettrico: Siemens Energy, Abb, Voith». Tre ditte, eppure sul cartello all’ingresso dell’impianto ancora adesso si leggono invece ben nove nomi di aziende responsabili dei lavori. «I contractor, a loro volta, possono rivolgersi ad altri specialisti, perché i lavori che stavamo facendo possono farle solo specialisti», replica Bernabei. Ma i sindacati non la vedono così: «In una logica nella quale gli appalti al massimo ribasso e i subappalti a cascata tengono conto solo del profitto, dell’utile, e non rispettano la vita umana, poi abbiamo le tragedie. – afferma Bombardieri – Ripeto, in molti casi non si tratta di incidenti, sono veri e propri omicidi. Perchè quando per guadagnare un’ora, o mille euro, o un appalto, non si interviene sulla sicurezza e si perde una vita umana, non sono incidenti».

 

Sicurezza e subappalti

I temi della sicurezza e dei subappalti sono stati anche al centro del tavolo dell’incontro a Camugnano, il Comune dove ha sede la centrale Enel, tra la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, i sindaci del territorio e i sindacati. I segretari nazionali dei chimici di Cgil, Cisl e Uil hanno ricordato di avere aperto una vertenza con Enel «da più di due mesi», sottolinea Ilvo Sorrentino, segretario nazionale della Filctem Cgil. «C’è un problema di esternalizzazione di attività legate anche alla questione della sicurezza – ha detto ai cancelli della centrale – nel tempo si sta perdendo la possibilità di fare in questi impianti, che sono i più vecchi d’Italia, la manutenzione ordinaria, lavoriamo sempre di più sulla manutenzione straordinaria». E il fatto che tra le vittime ci sia un uomo di 73 anni, ex dipendente Enel «dimostra ancora di più che il problema della specializzazione e della professionalità per queste attività è determinante». La ministra, concludendo, rispetto all’incidente, che è «prematuro descrivere una dinamica ancora non accertata», ha annunciato che avrebbe convocato nuovamente le parti, stavolta a Roma.

 

 

Lo sciopero

Oggi Cgil e Uil scenderanno in piazza soprattutto per questo: la protesta era stata indetta da tempo, anche per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro, ma adesso “Zero morti sul lavoro” diventa l’obiettivo al centro di tutte le manifestazioni, da Bologna, dove sfilerà anche il sindaco Matteo Lepore, a Roma, dove Bombardieri terrà un’assemblea con le lavoratrici e i lavoratori del settore trasporti, all’interno del deposito Atac di Grottarossa, a Brescia, dove il corteo si concluderà con un intervento del leader della Cgil Maurizio Landini. In Emilia Romagna le ore di sciopero saranno otto, il doppio diquelle stabilite per tutti gli altri territori. Otto anche per gli edili e i metalmeccanici, ma sono in tanti ieri ad aver deciso di raddoppiare.

Sorgente: Centrale idroelettrica Suviana: due anni di allarmi caduti nel vuoto  – la Repubblica

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