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Dopo numerosi soccorsi in mare la nave era stata bloccata per venti giorni ipotizzando la violazione del decreto Piantedosi

di Enrico Filotico

Il tribunale di Brindisi ha sospeso il fermo amministrativo della nave Ocean Viking, lo scafo della Ong Sos Méditerranée fermo in porto  dallo scorso 6 febbraio. La nave aveva salvato 261 migranti per poi farli sbarcare in Italia, in prossimità del primo porto sicuro. Brindisi appunto. Un procedimento che in teoria avrebbe violato quanto previsto dal «decreto Piantedosi». Due sono le previsioni di legge che furono violate quella notte: il mancato rispetto delle indicazioni della Guardia Costiera libica e il divieto di effettuare salvataggi multipli. Quella notte furono effettuati quattro interventi.

Il provvedimento del giudice

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Libero, la decisione dei giudici di Brindisi è così spiegata: «Il perdurare della misura del fermo amministrativo», si legge nel documento, «è suscettibile di pregiudicare in modo irreversibile il diritto da parte della Sos Méditerranée Ocean Viking di esercitare la propria attività di soccorso in mare, in cui si realizzano le sue finalità sociali, come evincibile dall’accordo di partenariato con la Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa». Tra le finalità, scrive il tribunale, ci sono quelle di «prevenire la perdita di vite umane», «migliorare la sicurezza in mare», «rafforzare la cooperazione operativa», «condividere e scambiare informazioni». Per i magistrati «tali attività», quelle della Ong, «implicano il perseguimento di obiettivi di indubbio valore».

Sorgente: Ong, il giudice di Brindisi sospende il fermo amministrativo dell’Ocean Viking. «Violato il diritto di esercitare il soccorso in mare» | Corriere.it

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