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La Federazione Indiana, nonostante le tensioni interne dovute alla politica del premier Narendra Modi, attraversa un periodo di grande crescita economica. Ne è prova il fatto che la Borsa di Mumbai (la ex Bombay dei tempi dell’impero britannico), ha da poco superato Hong Kong diventando il quarto mercato azionario più grande del mondo.

Investimenti esteri più liberi in India che in Cina

Molti investitori stranieri stanno abbandonando la Cina per puntare sull’India, dove il controllo politico sugli investimenti che provengono dall’estero è molto minore. E anche il mercato obbligazionario indiano sta crescendo velocemente, soprattutto nel settore dei titoli governativi.
Il confronto tra le economie dei due colossi asiatici diventa dunque più favorevole a New Delhi. Mentre Pechino sta rallentando, il Fondo monetario internazionale prevede un tasso di crescita del Pil indiano del 6,3% nei prossimi anni, una tendenza destinata, secondo gli analisti, a continuare nel medio periodo.

Crescita sull’alta tecnologia

L’India è particolarmente forte nei settori high-tech, nelle biotecnologie e nel comparto dei farmaci generici. Si calcola che circa il 40% delle transizioni digitali globali vengano elaborate nella Federazione Indiana. Il che fa capire perché, da un lato, il Paese presenti grandi potenzialità per i lavoratori tecnologicamente qualificati mentre, dall’altro, attira un numero sempre maggiore di investitori stranieri (in particolare occidentali).

Più popolazione e più giovane

La Federazione Indiana è inoltre diventata la nazione più popolosa del pianeta con 1,4 miliardi di abitanti, superando così la stessa Cina. Non solo. L’India, a differenza della Repubblica Popolare, ha una popolazione prevalentemente giovane. Due terzi degli abitanti hanno meno di 35 anni, e la metà ne ha meno di 25. Questo è uno dei motivi che inducono gli investitori a scommettere sull’aumento costante della domanda interna.

Sovranismo induista

Non sono tutte rose e fiori, ovviamente. Narendra Modi, favorendo gli indù a scapito delle minoranze etniche e religiose, ha creato tensioni che spesso sfociano in scontri sanguinosi. E’ favorito, tuttavia, dalla debolezza dell’opposizione e dal grande consenso di cui gode presso la maggioranza indù.

Confini, Cina e Pakistan

Sullo sfondo resta comunque la tensione con la Cina, che si manifesta soprattutto a nord sul lungo confine himalayano, dove i due Paesi si contendono porzioni di territorio. Mentre i rapporti tradizionalmente buoni con la Russia (sin dai tempi dell’Unione Sovietica) sono rimasti tali, quelli con Pechino restano tesi nonostante i recenti tentativi di riavvicinamento.

E c’è inoltre l’incognita Pakistan, nazione molto instabile, nemico dell’India sin dalla sua fondazione e ora alle prese con risultati elettorale sorprendenti, per riuscire ad escludere ancora Imran Khan, vincitore politico ancora in carcere, da un ritorno al potere.

Sorgente: L’economia indiana sta superando quella cinese –

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