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Abbiamo chiesto, come Disarmisti esigenti, per mercoledi 7 febbraio dalle ore 11:00 fino a sera Piazza dell’Esquilino a Roma. Cosimo Forleo oggi tratterà con la Questura un accordo logistico più preciso nei dettagli. Nel testo della comunicazione scriviamo quanto segue: “Il motivo della manifestazione è, per il mezzo della nostra attività di informazione e di dialogo, segnalare all’opinione pubblica la distanza tra il Palazzo e il sentimento maggioritario di contrarietà del popolo italiano al riarmo del nostro Paese e al coinvolgimento nella guerra in Ucraina”. Si tratta, in sostanza, di non voltare la testa e di protestare mentre si perfeziona un crimine contro la Costituzione italiana: la definitiva conversione in legge, alla Camera dei deputati, dopo il voto del Senato del 24 gennaio 2024, del “decreto ombrello” che consente di inviare aiuti militari al governo Ucraino in guerra (anche per conto NATO) contro la Russia scavalcando il Parlamento con due modalità: 1) i pacchetti di armi spedite attraverso semplici atti amministrativi; 2) la segretezza dei materiali spediti, portati a conoscenza solo del COPASIR.
Contemporaneamente indichiamo una altra occasione di mobilitazione, sempre per la data del 7 febbraio: la premier Giorgia Meloni va ad inaugurare a Montesilvano, in provincia di Pescara, alle ore 18.00, al Pala Dean Martin, i World Skate Games 2024. E’ evidente che la grande manifestazione sportiva si presta a contestazioni con striscioni e volantini (o in altre forme pacifiche che potranno essere escogitate).
Per quanto riguarda la prima scadenza, quella riguardante la Camera, non risulta a noi, al momento, che forze romane autoctone abbiano intenzione di manifestare informando, come da TULPS, la Polizia. La Rete dei Comunisti che ha promosso due presidi al Pantheon, ci riferisce di “avere altri impegni pregressi”. Una idea, comunque, noi ce l’avremmo: potrebbe essere semplice e di effetto presentarsi in portineria a Montecitorio con una busta contenente trenta euro da consegnare al presidente Lorenzo Fontana. “Manca agli atti il prezzo che simbolicamente dovreste riscuotere, a suggello della infamia commessa, per il tradimento della costituzione nell’articolo 11. Al tempo stesso ringraziamo tutti quei deputati che non si sono prestati alla violazione del diritto anche in ossequio alla volontà attualmente maggioritaria dell’opinione pubblica che incarna il popolo italiano “.
Ci permettiamo di insistere sull’importanza del momento: ecco dove tutti i pacifisti degni di questa autodefinizione troppo sbandierata si dovrebbero unire, nel fuoco di un obiettivo concreto. Quando le nostre istituzioni, che dovrebbero ripudiare la guerra, decidono in modo formale di continuare ad alimentare il fuoco della guerra vi è una assoluta necessità, un dovere della protesta, tanto più che si sta calpestando la volontà maggioritaria del popolo italiano. Bisognerebbe che ogni soggetto collettivo declinasse a suo modo il suo proprio striscione, dal messaggio convergente: non in mio nome, non in nome del popolo italiano, non in nome della costituzione!
Altrimenti dovremmo prendere atto che l’interesse di chi si proclama “pacifista”, seguendo i riflettori mediatici sul conflitto di volta in volta più da loro illuminato, è reattivo non attivo. Ci si occupa di più delle guerre che non stiamo affatto combattendo come Paese piuttosto di quelle in cui siamo già direttamente impegnati (seppure formalmente nelle retrovie) e che oltretutto già ci dicono dobbiamo prepararci ad affrontare in uno scontro faccia a faccia Russia/NATO e ad alta intensità…Viene fuori che meno la guerra è la “nostra” guerra, meno è soggetta all’influenza della nostra azione, più porta a iniziative e mobilitazioni che quindi assumono il carattere di sfogo simbolico.Ed è paradossale che si tenda a scendere in piazza tanto per, sulla base di date simboliche, quando per così dire i buoi sono già scappati dalla stalla.Gli articoli indignati contro l’aumento delle spese militari sono fioccati e si moltiplicano: ma avete forse visto qualcuno, a parte noi Disarmisti esigenti & partners, fare uno straccio di sit-in nei giorni in cui si è votato il bilancio dello Stato, includente il bilancio della difesa?
Un coinvolgimento bellico rischiosissimo è quello della missione Aspides nel Mar Rosso, di cui l’Italia, per richiesta UE proprio di oggi, dovrà fornire l’Ammiraglio che la guiderà. Il piano, ufficialmente predisposto per garantire la sicurezza delle rotte commerciali transitanti da Suez (40% del nostro export), sarà approvato il 19 febbraio dai Ministri degli Esteri della UE. La Marina Militare sta addentrandosi in un contesto in cui gli Houthi sciiti aizzati dal regime iraniano lanciano missili contro le navi di Israele (e dei suoi alleati) mentre Stati Uniti ed UK rispondono con attacchi aerei in Yemen.Da notare che l’Italia ha già inviato in zona una fregata come spiegato dal ministro Crosetto nelle sue comunicazioni alla Camera del 31 gennaio 2024.Non sarebbe il caso di anticipare i cortei previsti per il 23 o 24 febbraio al 17 febbraio?
Domanda. Come sarebbe potuto avvenire nell’agosto 1914 assisteremo a “pacifisti” europei che, mentre i rinnegati dell’Internazionale socialista, dopo aver minacciato nel 1912 – congresso di Basilea – “guerra alla guerra” con scioperi generali internazionali, votano invece i crediti di guerra, si occupano della difesa dei Boeri in Sudafrica? Vale a dire, snobbano la guerra che effettivamente li coinvolge (che provocherà 10 milioni di morti più 30 milioni di morti di Spagnola collegati) mentre si occupano, da anime belle, di guerre lontane, per le quali sono del tutto ininfluenti?______________________________________________________________________________________________

Nota bene. Questa domanda ce la porremo anche in una riunione pianificata su Zoom che svolgeremo proprio oggi dalle ore 18:00 alle ore 20:00

riunione pianificata in Zoom.Lunedi 5 febbraio ore 18:00 – 20:00
Il link per entrare in Zoom
https://us06web.zoom.us/j/88086193591?pwd=TwuUgLv0P3tJca8NZ1G22Xn5a7dGe1.1

Il punto dei Disarmisti esigenti sulle sette magnifiche campagne per l’Europa disarmata e pacifica
Attenzione e discussione particolare sulle seguenti scadenze:
1- lancio nel 2° anniversario della invasione russa (22 febbraio) del crowdfunding per il ricorso al TAR del Lazio, con eccezione di incostituzionalità, sul dpcm per il nono pacchetto di armi a Kiev.La Lega Obiettori di coscienza si è già messa a disposizione per fare causa.
2- Posizione su iniziative, scioperi e manifestazioni pacifiste convocate per il 24 febbraio
3 – assemblee Milano-Messina di fine febbraio per la lista PACE TERRA DOGNITA’ alle europee (è anche probabile che Santoro prenda atto che il suo appello non ha incontrato orecchie adeguatamente sensibili)
4- partecipazione all’Arena di Pace 2024, organizzata dalla Diocesi di Verona per il 17–18 maggio. – papa Francesco incontra i “movimenti popolari” in Italia
5 – centro di produzione audio-video
6- contatti con Translimes, WRI e World Beyond War a Basilea
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Le 7 “magnifiche” campagne per un’Europa disarmata e in pace con la Natura
fondamentali per aprire un dialogo tra “popolo della pace” e “popolo” tout court e per inserirsi in un quadro strategico in cui l’Europa possa essere proposta come sogno positivo, capace di estinguere le alleanze militari e lavorare per la “dedollarizzazione”.
• 1) No armi no aiuti militari” nella guerra Ucraina.
• 2) Comitato per liberare Marwan Barghouti.
• 3) cessate il fuoco immediato e l’avvio contestuale di negoziati senza condizioni in Ucraina,
• 4 No all’aumento delle spese per la difesa (da tagliare subito di un terzo in conformità con la difesa difensiva costituzionale), un’altra difesa difensiva che ripudi la guerra è possibile
• 5) Object war. Sostegno al diritto alla obiezione di coscienza, alle diverse obiezioni di coscienza, obiezioni ovunque nel mondo.
• 6) Denuclearizzazione militare e civile. Contrasto dell’inquinamento da attività militare da inserire negli accordi di Parigi sul clima.
• 7) Cultura della pace nelle scuole e nelle Università contro la militarizzazione in atto della stessa formazione.

Sorgente: Le sette magnifiche campagne per l’Europa della pace disarmata con la Natura :: disarmistiobiettori


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