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Edizione del 2 febbraio 2024

Viktor Orbán e Giorgia Meloni foto di Odd Andersen/Getty Images
Viktor Orbán e Giorgia Meloni foto di Odd Andersen/Getty Images
EUROPA

Me ne frego

Alessandra Briganti

ME NE FREGOIlaria Salis in catene? «Accade in vari paesi, anche occidentali». Meloni difende Orbán e rinsalda l’asse sovranista. Il premier ungherese rivela: «Dopo le europee pronto a entrare nel gruppo dei conservatori». Quello della leader italiana

COMMENTI

La disumanità che da fuori non si vede

Luigi Travaglia

DIETRO LE SBARREIn carcere ogni oggetto è uno strumento ed ogni strumento è un rifugio. Le cassette della frutta impilate diventano comodini, le scatolette del tonno coltelli, i cartoni delle banane scaffali […]

INTERNAZIONALE

La Ue piega Orban: all’Ucraina 50 miliardi

Anna Maria Merlo

CRISI UCRAINAServe un pre-vertice per convincere il leader dell’Ungheria, che voleva un veto ripetuto ogni anno. Ma alla fine vota come tutti i 27. Sono 33 miliardi di prestiti e 17 a fondo perduto, servono a evitare al paese di fare fallimento

Nave di Mosca affondata in Crimea
INTERNAZIONALE

Nave di Mosca affondata in Crimea

Sabato Angieri

CRISI UCRAINAUna nave portamissili della marina russa è stata affondata ieri da un drone marino ucraino in Crimea. L’ennesimo attacco a segno realizzato dalle forze di Kiev dimostra ancora una volta […]

Roma - Presidio contro il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata
POLITICA

Lep, più spese nelle regioni con livelli bassi

A. Po.

RIFORMEAutonomia differenziata, l’Ufficio parlamentare di bilancio ribadisce tutte le perplessità sul ddl Calderoli. A rischio ci sono i diritti costituzionali nel Sud. Intanto, un’altra iniziativa del governo provoca danni: 557mila famiglie hanno perso il Reddito di cittadinanza senza aver diritto al Reddito di inclusione

Fdi minaccia di far cadere la giunta Schifani
POLITICA

Fdi minaccia di far cadere la giunta Schifani

Alfredo Marsala

SICILIADestre a pezzi. Bocciata la norma «salva ineleggibili» cara ai meloniani, ora lo scontro è sulle nomine in sanità: il governatore decide senza il partito della premier. Che ora medita vendetta. I deputati siciliani vogliono la testa del loro coordinatore regionale Pogliese


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