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Sotto accusa l’hotspot di Taranto, dove attualmente sono detenuti quasi 200 minori. L’Asgi: “È illegale, vanno trasferiti”

L’Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per aver trattenuto illegalmente diversi minori stranieri non accompagnati nell’hotspot di Taranto, in condizioni igieniche precarie e utilizzando “trattamenti inumani e degradanti”.

La sentenza risale al 23 novembre scorso, ma è stata resa nota oggi dall’Asgi, l’associazione che ha seguito il caso che ha coinvolto alcuni migranti tra i 15 e i 17 anni. Arrivati in Italia a bordo di barconi nel luglio del 2017, questi ragazzi erano stati portati nel centro di Taranto, un hotspot costruito per gli adulti e che versa spesso in condizioni di sovraffollamento. “L’hotspot di Taranto è allestito su un parcheggio nel porto della città jonica, completamente isolato dal contesto urbano e sociale locale ed è assolutamente inadatto ad ospitare minori, tanto più se in condizioni di trattenimento”, denunciano gli avvocati Marina Angiuli e Dario Belluccio che hanno seguito il caso dinanzi alla Corte europea.

Secondo i giudici di Strasburgo, i minori che hanno presentato ricorso sono stati trattenuti nel centro di Taranto per un mese e venti giorni, “senza una chiara e accessibile base legale in assenza di motivazioni ragionevoli per la loro detenzione”. In altre parole, i migranti sono stati “arbitrariamente deprivati della loro libertà”. All’epoca della loro detenzione, “il centro era sovraffollato” e “le condizioni igieniche erano inadeguate”. Inoltre, le autorità italiane hanno utilizzato trattamenti inumani e degradanti nel predisporre le loro misure di accoglienza, e non hanno nominato un tutore né hanno fornito a questi minori alcun tipo di informazione sulla possibilità di contrastare in giudizio tale condizione. Le violazioni della Convezione europea dei diritti dell’uomo sono molteplici. Da qui la condanna, che prevede anche il risarcimento delle vittime.

“Si tratta dell’ennesima sentenza contro l’Italia relativa alla gestione del fenomeno migratorio e, in particolare, dei cittadini stranieri minorenni”, dice l’Asgi. Attualmente, sono quasi “duecento i minori stranieri trattenuti di fatto, in assenza di ogni base legale e di ogni vaglio giurisdizionale all’interno dell’hotspot di Taranto, alcuni dei quali addirittura dallo scorso mese di agosto”, continua l’associazione. Che chiede alle autorità italiane di “disporre l’immediato collocamento dei minori attualmente  presenti presso l’hotspot nelle strutture per minori come previsto dalla normativa e di garantire il monitoraggio delle condizioni di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati nel rispetto degli standard di umanità e dignità volute dalla Costituzione e dalla Convenzione europea per i diritti umani”, conclude l’Asgi.

Sorgente: “Trattamenti inumani e degradanti” sui migranti minorenni: l’Italia condannata dalla Corte europea

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