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FUORI L’ITALIA DALLA GUERRA
FUORI LA GUERRA DALLA STORIA!

QUINTO PRESIDIO IL 22 MARZO PER
CONTESTARE I VOTI PARLAMENTARI
SULL’INVIO DELLE ARMI IN UCRAINA –
PIAZZA DELL’ESQUILINO ROMA

Il 21 marzo al Senato e il 22 marzo alla Camera dei deputati sono previsti un dibattito e
un voto in aula, dopo che la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni dovrà
riferire sul Consiglio europeo del 23 e 24 marzo con in agenda l’Ucraina.

Le “pacifiste” e i “pacifisti”, che raccolgono una proposta di Disarmisti esigenti & partners
(WILPF Italia in prima fila), invitano a una mobilitazione contro il coinvolgimento bellico
dell’Italia che avrà il suo culmine nel presidio che si terrà dalle ore 9:00 alle ore
19:00, il 22 marzo a Roma, in piazza dell’Esquilino.
Si protesta, interpretando l’opinione e il sentimento popolare maggioritari per il ripudio
della guerra, sancito dalla Costituzione, contro l’indirizzo istituzionale di unità filoatlantista
di cui il governo in carica, in continuità con il governo Draghi, chiederà conferma
parlamentare.
Per alcuni, si tratterà della quinta tappa di un “digiuno di coerenza ecopacifista”.
L’iniziativa ha inizio già al corteo del 5 novembre 2022 (vedi nota sotto riportata).
Allora ci si presentò con uno striscione che esponeva in massima evidenza la
considerazione di Papa Francesco: “Oggi non esistono guerre giuste”.
E recava le seguenti scritte: “Fermate subito i combattimenti, intervenga l’ONU per
negoziare una tregua e prevenire una escalation nucleare”.
“Custodiamo, esseri umani cooperanti, la Terra sofferente”.
“Nonviolenza. Riconvochiamoci, quando si vota in Parlamento, per protestare contro
l’invio di nuove armi all’esercito ucraino”.

Di conseguenza, dopo il 13 dicembre 2022, il 10 gennaio 2023, il 23 gennaio 2023, il 24
febbraio 2023, ecco queste attiviste e questi attivisti, con compagne e compagni di
cammino che si sono aggiunti, di nuovo in campo!
No al Patto Meloni Schlein per la “pace (sedicente) giusta”, costruita sulla ricerca della
vittoria militare!
Il presidio del 22 marzo, dedicato come sempre alla scomparsa presidente della WILPF
Antonia Sani, sarà preceduto da un confronto online, con i parlamentari disponibili,

Il 22 marzo si svolgerà, nell’ambito del presidio, una conferenza stampa dalle ore
11:00 alle ore 12:00 (max 12:30) in piazza dell’Esquilino a Roma.
Alfonso Navarra e Cosimo Forleo introdurranno, tra gli altri, Enzo Pennetta, del
comitato referendario “Ripudia la guerra”. Non è la presentazione ufficiale
dell’iniziativa ma l’illustrazione dell’idea come work in progress (vedi appello
allegato per la promozione di comitati locali per i referendum contro l’invio di armi
all’Ucraina).
Disarmisti esigenti & partners, in prima fila

UN PONTE PER, partecipano in Italia Campagna
“Object War” promossa a livello internazionale dalla War Resisters’ International,

EBCO-BEOC, IFOR e Connection. A Londra siamo in contatto con il gruppo PAYDAY MEN’S
NETWORK nell’ambito di GLOBAL WOMEN’S STRIKE.

Invitiamo tutti i cittadini europei ad unirsi allo sforzo globale per garantire protezione e asilo
a obiettori di coscienza e disertori di Russia, Bielorussia e Ucraina coinvolti nella guerra in
corso nella regione. Sono una nostra speranza per spegnere il fuoco della guerra e far
prevalere la pace!
Sottolineiamo l’importanza di sostenere e diffondere l’appello delle mamme dei soldati russi
(Movimento di resistenza femminista contro la guerra) che esige il ritiro delle truppe dal
territorio dell’Ucraina, il ritorno a casa di tutti i soldati, la protezione dei soldati di
leva dalla partecipazione a qualsiasi ostilità, l’adozione di una legge sulla
prevenzione della violenza domestica, un degno sostegno materiale per l’infanzia e
la maternità.

Interverranno per la coalizione dei Disarmisti esigenti
(www.disarmistiesigenti.org)
Alfonso Navarra – portavoce cell.
Ennio Cabiddu – Campagna Stop RWM
Cosimo Forleo – Per la Scuola della Repubblica

Con la collaborazione di:
Angelica Romano – UN PONTE PER
Patrizia Sterpetti – WILPF Italia

Allegati
1 – Comunicato stampa in versione estesa
2 – Lettera ai parlamentari per dialogo on line il 20 marzo
3 – Appello referendum “RIPUDIA LA GUERRA”
4- Appello delle madri russe contro la guerra

Maggiori INFO: coordinamentodisarmisti cell. 340-0736871

Sede: c/o Lega obiettori di coscienza via Pichi 1, 20149 Milano – tel. 02-5810.1226
Siti internet:
www.disarmistiesigenti.org
https://disarmistiobiettori.webnode.it

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Nota aggiuntiva

Il digiuno di coerenza ecopacifista è concepito come un giorno di riflessione e di rinnovato
impegno per trovare la strada di un rapporto di servizio con il popolo italiano inascoltato per
come andremo spiegando.
Nella consapevolezza che il concetto di “popolo” non coincide con quello di “popolo della pace”,
quest’ultimo in buona parte identificabile con i manifestanti del 5 novembre. Quindi si tratta di
costruire un ponte di dialogo e di servizio tra “popolo della pace” e “popolo italiano”.
I digiunatori fanno rilevare che un movimento pacifista indipendente che volesse fare il suo
mestiere ed influire politicamente dovrebbe in primo luogo farsi carico dei 4 punti su cui i
media all’unanimità riferiscono di un consenso popolare maggioritario.
I punti sono i seguenti:
1- Non rifornire di armi e di aiuti militari l’esercito di Kiev (pur solidarizzando con il popolo
martoriato dall’aggressione russa. Ma martirizzato anche da una guerra che cresce in intensità
e durezza, senza sapere dove si potrà finire all’interno della logica che persegue la “vittoria
militare”)

2- Darsi da fare diplomaticamente per “fare tacere le armi” (appunto) ed avviare subito, senza
precondizioni, trattative di tregua e poi di pace con l’intervento dell’ONU
3- Non alimentare la corsa al riarmo né convenzionale né tantomeno nucleare. Quindi
riduzione delle spese militari e rifiuto di ospitare vecchie e nuove bombe atomiche. Ancor
meglio: aderire al Trattato di proibizione delle armi nucleari e comportarsi di conseguenza
fuoriuscendo dalla condivisione nucleare NATO.
Obiezioni di coscienza: alla guerra (Campagna Object war), al servizio militare, alle
spese militari, alla produzione e al commercio delle armi, alle banche che finanziano
gli strumenti di morte.
4- Non alimentare una guerra economica parallela con quella militare: le sanzioni energetiche
alla Russia, in particolare, risulta chiaro che vanno a danneggiare più i popoli che le élites che
profittano dalle guerre.
È questo ultimo punto il contenuto più focalizzato dell’appello che ancora sottoponiamo per le
adesioni dal titolo:
SALVIAMO LA TERRA – BLOCCHIAMO LA GUERRA
Revochiamo le sanzioni energetiche contro la Russia che ci separano dalla pace. Indirizziamoci
invece verso la soluzione negoziata e cooperativa del conflitto!
PACE SIGNIFICA ANCHE PANE!
I primi firmatari sono:
Alfonso Navarra – Antonia Sani – Luigi Mosca – Moni Ovadia – Alex Zanotelli – Angelica Romano
– Luciano Benini – Antonino Drago – Antonella Nappi … e altre/i
Si vada, per leggere il testo al completo, e per sottoscrivere, al link:
https://www.petizioni.com/nonsiamoinguerra-nosanzioni/

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