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Per la deputata FdI La Porta è propaganda contro il governo. Le opposizioni: “Iniziativa ridicola e preoccupante”

di Stefano Baldolini

Fratelli d’Italia contro ‘Marcia su Roma’. Il film del regista irlandese Mark Cousin presentato a Venezia è propaganda contro il governo e non deve essere imposto agli studenti, per lo più in orario scolastico. Il ministro Valditara deve dunque prendere provvedimenti perché gli istituti non portino gli studenti al cinema.

È il senso dell’interrogazione parlamentare che la deputata FdI Chiara La Porta ha presentato al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a proposito del film, “proiettato addirittura all’ultima Mostra del Cinema di Venezia“. “Il regista, l’irlandese Mark Cousin, chiude il suo lungometraggio con una comparazione provocatoria dello stile di politici moderni con quello di Benito Mussolini negli anni ’20 del secolo scorso. In particolare – spiega La Porta – Cousin accosta il linguaggio di Giorgia Meloni a quello tipico e tipizzato del Ventennio”.

“Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, ci mancherebbe. Quello che, a mio parere, non deve essere consentito, perché non ha alcun riscontro nella realtà, è che questo film venga fatto vedere a studenti di alcune scuole durante l’orario scolastico”, è la questione sollevata dalla parlamentare FdI. “A quanto mi risulta – puntualizza – almeno due istituti superiori hanno portato alcune classi ad assistere alla proiezione”.

“Trovo assolutamente inopportuna e disonorevole la visione di lungometraggi così apertamente schierati e – incalza – scarsamente educativi. Per questo ho chiesto al ministro Valditara se intende adottare qualche misura per impedire che questo accada ancora in altri istituti”.

La replica del Pd: ora FdI censura la libertà di insegnamento

“Da quando FdI decide quali film i ragazzi possono vedere in orario scolastico e nell’ambito della scelta didattica dei docenti? Adesso abbiamo superato il limite”. Dal Pd, è Irene Manzi, capogruppo alla Camera in commissione Istruzione, a intervenire dopo il caso sollevato in un’interrogazione dalla deputata FdI Chiara La Porta.

“Chiedere al ministro Valditara di prendere provvedimenti perché alcuni istituti hanno deciso di far assistere gli studenti a un lungometraggio sulla marcia su Roma, che ha partecipato anche alla Mostra del Cinema di Venezia, è grave. Non rendersene conto e depositare un’interrogazione intimidatoria è peggio”, prosegue.

“Forse dovrebbero pensare a cose più serie invece di preoccuparsi di censurare gli strumenti per riflettere e farsi un’opinione. Cosa ci sarebbe di diseducativo? Un atteggiamento caricaturale fatto di argomenti improbabili che genera inquietudine”.

Fratoianni: “Interrogazione ridicola e preoccupante”

“Capisco che dalle parti di FdI, dopo l’uscita del ministro Sangiuliano su Dante padre della destra, il fascino del Minculpop stia spopolando. Ma ora davvero stanno esagerando: che un film sulla Marcia su Roma e sugli strumenti di propaganda fascista, peraltro presentato al Festival di Venezia, diventi pretesto per un’interrogazione parlamentare perchè venga bloccata la sua proiezione nelle scuole da una parte è ridicolo, dall’altra è preoccupante”. Così il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra dopo l’annuncio di La Porta.

Sorgente: “Il film Marcia su Roma non sia imposto a scuola”, l’interrogazione di Fdi – la Repubblica

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