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Edizione del 5 ottobre 2022

«Test nucleare russo in vista per l’Ucraina». Con l’allarme del Times, poi smentito da più fonti, sale la tensione sulle mosse di un Putin sempre più in crisi sul terreno. Zelensky vieta il dialogo per decreto, poi chiama Meloni e la ringrazia del nuovo invio di armi come fosse già premier

Fuori di test
Internazionale

Fuori di test

Sabato Angieri

«Test nucleare russo in vista per l’Ucraina». Con l’allarme del Times, poi smentito da più fonti, sale la tensione sulle mosse di un Putin sempre più in crisi sul terreno. Zelensky vieta il dialogo per decreto, poi chiama Meloni e la ringrazia del nuovo invio di armi come fosse già premier

Commenti

Verso il baratro, gli arsenali vanno eliminati

Francesco Vignarca

Assistiamo allo slittamento progressivo verso ipotesi di opzione militare nucleare, non più considerata fuori da ogni logica o piano,  la crescente retorica nuclearista e in misura maggiore le sempre meno velate minacce da parte russa. La presenza delle armi nucleari è un pericolo esistenziale per l’umanità: nessuna politica o strategia di contenimento potrà portare a zero i rischi

CRISI ENERGETICA

Europa spaccata, nel mirino la soluzione tedesca

Anna Maria Merlo

Germania e Olanda frenano sull’idea di Gentiloni e Breton di recuperare il «modello Sure». In attesa delle proposte della Commissione venerdì al Consiglio informale di Praga

«Il saluto romano era un gesto d’amore»
Politica

«Il saluto romano era un gesto d’amore»

Roberto Maggioni

Il Consiglio regionale lombardo assolve a maggioranza l’assessore Romano La Russa, fratello di Ignazio, catturato in video: ricordava il defunto cognato missino. Lega e Forza Italia, che nell’immediatezza avevano condannato a parole il gesto dell’esponente di Fratelli d’Italia, nel voto lo salvano

La Germania difende il bazooka: «Misura proporzionata alla nostra economia»
Europa

La Germania difende il bazooka: «Misura proporzionata alla nostra economia»

Sebastiano Canetta

Il cancelliere Scholz, attaccato da tutta Europa, rivendica il pacchetto-energia da 200 miliardi: cifra adeguata alle dimensioni della prima economia del continente, insistono a Berlino. La crisi morde ma non ci sarà nessun prolungamento della vita delle centrali a carbone: il colosso Rwe (primo produttore nazionale) rispetterà la data del 2030

Il fascismo, un calco politico di lungo corso
Cultura

Il fascismo, un calco politico di lungo corso

Claudio Vercelli

«Benito Mussolini, Scritti e discorsi, 1904-45», a cura di David Bidussa (Feltrinelli). Un’antologia che mette al centro il dittatore per far luce su alcuni snodi cruciali dell’Italia contemporanea. La scansione temporale si organizza intorno a tre fasi: il 1913, il 1922 e il 1932. Con l’epilogo della Rsi. L’autore, nella sua densa introduzione, ci invita a prendere sul serio il personaggio, la sua lingua, il suo corpo e le relazioni intrattenute con le culture politiche del suo tempo. Attraverso la figura del duce si evoca la persistenza non tanto di un’ideologia compiuta bensì di un calco profondo, mitopoietico: un’idea di sé che non si esaurisce con la cronaca

Nobel per la Fisica, se le particelle si influenzano a distanze siderali
Cultura

Nobel per la Fisica, se le particelle si influenzano a distanze siderali

Andrea Capocci

Premiati Alain Aspect, John Clauser e Anton Zeilinger per l’«entanglement». Per decenni fu solo un’ipotesi teorizzata da Einstein. Ma oggi, grazie agli esperimenti premiati a Stoccolma, scienziati e informatici (e anche i militari) puntano sulla «misteriosa azione a distanza» per applicazioni tecnologiche rivoluzionarie

L’attentato alla Sinagoga di Roma e quella memoria da ritrovare
Cultura

L’attentato alla Sinagoga di Roma e quella memoria da ritrovare

Guido Caldiron

La tragedia del 9 ottobre del 1982 rivive ne «Il silenzio che urla» di Gadiel Gaj Taché, pubblicato da Giuntina. L’autore che perse nell’azione dei terroristi palestinesi di Abu Nidal il fratellino di due anni e rimase ferito, sottolinea come agli ebrei italiani venivano imputate le scelte di Israele e i toni delle critiche finivano spesso per pescare nel repertorio del pregiudizio antiebraico. Ricordare quei fatti significa interrogarsi sulle forme che il vocabolario dell’odio continua ad assumere intorno e spesso anche tra noi

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