Nel maggio del 1999, eravamo nel pieno dell’operazione Allied Force, nome scelto per indicare la guerra d’aggressione perpetrata dalle potenze della NATO a guida statunitense nei confronti della Jugoslavia, al fine di provocare la caduta del presidente legittimo Slobodan Miloševi? e la perdita di parte del territorio nazionale attraverso la creazione di un Kosovo indipendente. Il 7 maggio, tuttavia, avvenne un grave episodio che coinvolse un Paese terzo, quando gli attacchi aerei colpirono l’ambasciata cinese a Belgrado, provocando la morte di tre giornalisti del Paese asiatico, Shao Yunhuan, Xu Xinghu e Zhu Ying.A 23 anni da quell’evento, alti rappresentanti di Cina e Serbia si sono riuniti per commemorare l’attacco terroristico perpetrato dalla NATO e le sue vittime. La delegazione diplomatica orientale è stata guidata da Tian Yishu, incaricato d’affari presso l’ambasciata cinese in Serbia, mentre per il governo serbo hanno partecipato, tra gli altri, il ministro degli Interni, Aleksandar Vulin, e il ministro dell’Occupazione e degli Affari Sociali, Darija Kisi? Tepav?evi?.
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