il manifesto del 18.03.2022 – il manifesto

Il dialogo c’è, ma non procede. La guerra in Ucraina entra nella quarta settimana con un nuovo bilancio di morti e distruzione nelle città sotto assedio. Le bombe sul teatro-rifugio di Mariupol resta ancora «da chiarire». Macron: «Pronti a una guerra ad alta intensità in Europa»
Internazionale Sotto le macerie di Mariupol poche speranze di pace
Marco Boccitto
Il bilancio delle bombe sul teatro-rifugio resta da «chiarire». Gli Usa: «Crimini di guerra»
«Mobilitazione perpetua»: ultimatum di Putin ai «moscerini nella bocca»
Luigi De Biase
E i populisti puntano a sospendere la moratoria sulla pena di morte
Applausi e completi gialloblu. Ma la via militare è esclusa
Sebastiano Canetta
Zelensky «incontra» il Bundestag. Dietro la facciata il clima è teso fra parlamento tedesco e il presidente, che evoca il muro di Berlino. E ieri è scoppiato lo scandalo della fornitura di armi a Putin anche dopo l’embargo
Suprematisti e neonazisti in partenza contro Putin
Marina Catucci
Intelligence in allarme: stimano 20mila combattenti in partenza verso l’Ucraina, organizzati sui social e i canali Telegram. Come ricostruisce un’inchiesta del Washington Post, hanno un obiettivo: combattere la Russia per creare un modello di Stato etnico ultranazionalista da esportare
PROFUGHI «Ora siamo costretti a fuggire, ma torneremo per ricostruire l’Ucraina»
Piergiorgio Pescali
Con i profughi diretti in Moldavia dove la popolazione, con una grande presenza russofona, teme di essere il prossimo obiettivo di Putin
REPORTAGE Mykolaiv si difende dietro i copertoni
Sabato Angieri
Nella città ucraina le tracce di bombe a grappolo. Ai check point è caccia ai «sabotatori russi», mentre in periferia sono già cominciati i bombardamenti. L’amministrazione comunale di Mariupol: ogni giorno qui cadono fino a 100 ordigni
Internazionale La lunga fuga degli studenti indiani da Kharkiv
Chiara Sammito, Filippo Zingone, Stefano Chianese
In 300 sono stati accolti nel paese rumeno di Milisauti dopo aver camminato per 12 km fino a Pisochin, dove li aspettavano i veicoli dell’ambasciata
«In fuga dalla guerra», una campagna Arci-Arcs
Red. Int.
Iniziativa delle due associazioni per portare in Italia i profughi ucraini
Diario di viaggio: a Varsavia bandiere giallo celesti e cartelli in ucraino
Raffaella, Gaia e Clara – Arci e Arcs
Economia Incertezza economica, la Bce non decide
Anna Maria Merlo
Lagarde non alza i tassi, a differenza di Fed e Bank of England. L’Ocse rinuncia alle stime, ma mette in guardia con l’Fmi: l’aumento dei prezzi di grano e cereali avrà conseguenze tragiche, sociali e politiche, nel mondo, a cominciare dall’Africa e dal Medioriente
Gli ambientalisti: «Dieci mosse per liberarci dal gas. Anacronistiche le misure del governo»
Roberto Ciccarelli
Greenpeace, Legambiente, Wwf: «Entro marzo 2023 nuovi impianti di rinnovabili, tetto ai profitti da gas fossile e petrolio, un decreto per sbloccare le rinnovabili e sostituire le centrali a gas fatte costruire da Berlusconi dopo il blackout nazionale del 2003»
Draghi: «Subito aiuti ma se servono anche razionamenti»
redazione
Oggi le misure anti-caro bollette e carburanti
Europa Francia, il programma liberal di Macron
Anna Maria Merlo
ALLA CAMERA La Camera vota l’invio di armi. No di sinistra, verdi ed ex grillini
Andrea Carugati
Dissensi nel M5S, da Conte sì «sofferto». Il dem Majorino: errore aumentare le spese militari
Politica Quel “ripudio” dimenticato, ma voluto dai resistenti
Claudio De Fiores
Italia Taranto, protesta antimilitarista. Esplodono le polemiche
gia. me.
COVID L’Italia riapre, dal primo maggio via greeen pass e mascherine
Adriana Pollice
La Lega si mette di traverso e chiede a Speranza 500 milioni di danni al turismo per non aver eliminato il pass prima dei ponti di aprile
Italia Cannabis, usata da 22 milioni in Ue. Alla camera il ddl sulla coltivazione
Eleonora Martini
L’appello di Walter De Benedetto ai parlamentari: «Ci lasciate nelle mani della criminalità». Perantoni (M5s): «Superare preclusioni ideologiche»
Case di comunità, i fondi stanziati non bastano per il personale
Adriana Pollice
«Il rischio è di riempire il paese di nuove strutture che poi non siano in grado di funzionare perché carenti di medici e tecnologie»
Lavoro Tavares a Torino non vedrà i sindacati
Massimo Franchi
L’ad di Stellantis il 28 incontrerà il presidente del Piemonte e il sindaco. Lettera unitaria: «Incontri anche noi»
Cultura La filosofia africana e il mondo che verrà
Jamila Mascat
Una intervista con il filosofo senegalese e direttore dell’Institute for African Studies alla Columbia University di New York. «Alcune cosmologie, come quella Dogon o Serer, suggeriscono di ricollocare l’umano in seno al vivente. Credo sia possibile risignificare l’universale a partire dal paradigma della traduzione; è infatti con quest’ultima che l’umanità ha reagito alla maledizione di Babele»
La ricerca di un spazio dei piccoli lettori facendo i conti con povertà e analfabetismo
Sandra Tamele
Dal Mozambico, l’intervento della fondatrice di Editora Trinta Zero Nove. Dei trentasei editori e librai esistenti nel Paese, pochissimi si rivolgono all’infanzia e ai giovani adulti. Io stessa posso considerarmi una editrice per ragazzi di ultima acquisizione, essendo entrata nel settore casualmente attraverso un progetto di promozione della traduzione letteraria tra i giovani
Storytelling, una strategia salvifica
Swaady Martin
L’autrice è editrice e scrittrice, ha lanciato l’indipendente Lovingkindness Boma. L’Africa è il continente più giovane con oltre il 75% della popolazione sotto i 35 anni e il 41% sotto i 15 anni. Per questo, potenzialmente rappresenta il più grande mercato di libri per bambini al mondo. Le sue sfide possono sembrare insormontabili, ma rendono anche l’Africa uno dei luoghi migliori per immaginare un differente funzionamento dell’industria dei libri
Una petizione contro la «visione antiquata e problematica» del padiglione Namibia
Laura Burocco
Un gruppo di artisti namibiani smonta l’impianto curatoriale dell’italiano Marco Furio Ferrario e chiede al proprio governo di ritirare l’appoggio alla mostra, ritenendola viziata da uno sguardo coloniale e da business turistico
Visioni Essere giovani, una sfida quotidiana in «Nous, étudiants!»
Cristina Piccino
Il film di Rafiki Fariala al Cinéma du Réel di Parigi, la vita degli studenti in Repubblica Centrafricana
Una genealogia famigliare e politica nel Sud Sudan di De Mabior
Lucrezia Ercolani
Conversazione con la regista di «No simple way home», il suo primo film presentato alla Berlinale e a Cinéma du Réel
Se un fischio evoca desideri, sogni, libertà e sentimenti
Francesca Pedroni
A Milano il nuovo spettacolo di Boris Charmatz «Somnole»
Katsudo benshi, «la voce» dello schermo muto
Matteo Boscarol
Antica arte giapponese dove un narratore accompagnava con commento e spesso dando parola ai vari personaggi sul grande schermo, il cinema giapponese prima dell’avvento del sonoro
Boris Charmatz: «Voglio una danza senza frontiere»
Francesca Pedroni
Parla il neo direttore del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch che ha presentato in prima per Fog 2022 alla Triennale lo spettacolo «Somnole»
Vignetta
Commenti Al servizio del pensiero unico
Vincenzo Vita
L’informazione è oggi una componente attiva della guerra: in Russia si rischia la prigione se viene rotta l’omertà e il dissenso è proibito con logiche fasciste; nel democratico occidente censure e autocensure impazzano.
Le impenetrabili nebbie della guerra e quelle oscure della pace
Alessandro Dal Lago
Putin dittatore revanscista «vince» ma a prezzo dell’erosione del suo potere e a spese del dolore di migliaia di civili ucraini e ragazzi russi mandati a morire e di milioni di profughi
Ucraina, una «grande» Nato e un piccola Europa
Alberto Negri
L’unica europea ad avere ascolto sia da Washington che da Mosca (e Kiev) era Angela Merkel. I tempi di questa crisi sono stati scanditi da Putin e da Biden sul suo passo d’addiom
Rubriche Bugie a mano armata
Alberto Olivetti
La rubrica settimanale a cura di Alberto Olivetti
L’Ultima Lo sgombero invisibile del Negev non è mai finito
Chiara Cruciati
Nel 1951, in tempo di pace, lo Stato di Israele ordinò un’operazione militare contro propri cittadini, i beduini palestinesi del deserto meridionale. Poi con una legge «a tempo» gli prese le terre. Lo storico israeliano Gadi Algazi racconta la sua scoperta, che ora entra di prepotenza nelle aule di tribunale chiamate a decidere il destino dei villaggi beduini
Vignetta
Sorgente: il manifesto del 18.03.2022 – il manifesto
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