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Robert Kennedy Jr, figlio di Bobby e nipote di Jfk: «Il green pass è un colpo di Stato». I «no pass» violano le nuove regole per le proteste

di Cesare Giuzzi e Pierpaolo Lio

Quattromila persone si sono ritrovate all’Arco della Pace sabato pomeriggio per ascoltare l’intervento di Robert Kennedy Jr, avvocato ambientalista, paladino dei vaccino-scettici. «Il green pass è un colpo di Stato ed è lo strumento che usano per togliervi i diritti — ha detto Kennedy —. Non è una misura sanitaria ma uno strumento di controllo dei vostri movimenti e dei vostri conti correnti». «Se il Green pass è una misura sanitaria perché non viene emesso dal ministero della Salute? Viene emesso dal ministero delle Finanze, credono che siamo stupidi?», ha aggiunto. «Il nostro lavoro è dire agli altri di amare la loro libertà più della loro paura dei germi — ha poi concluso —. Resistere, resistere, resistere, resistere. Sarò al vostro fianco e se dovrò morire per questo lo farò». L’evento è stato organizzato dall’associazione di Kennedy Children’s Health Defense. Figlio di Bobby e nipote di Jfk, Robert è stato allontanato pubblicamente dalla famiglia a causa delle sue teorie negazioniste sul Covid.

Una parte dei presenti all’Arco della Pace si è poi diretta in corteo verso piazza Fontana. Qui il movimento «No pass» si è dato appuntamento per il 17esimo sabato di proteste. Già dalle 16.30 alcune centinaia di manifestanti hanno iniziato a radunarsi. Il blocco delle forze dell’ordine davanti all’Arcivescovado al momento impedisce che i due gruppi si uniscano, ma alcune centinaia di persone sono comunque riuscite a raggiungere piazza Duomo. Il «cordone di sicurezza» degli agenti argina i tentativi di corteo. Si sono registrati momenti di tensione quando è stato bloccato un manifestante. Gli altri «no pass» hanno reagito, poi il fermato è stato portato via. Alle proteste di piazza partecipa l’ex Br Paolo Maurizio Ferrari, presente anche ad alcuni eventi passati.

 

Nessun preavviso è arrivato nei giorni scorsi in via Fatebenefratelli, quindi alla manifestazione di oggi non è autorizzato alcun corteo. Le nuove linee guida tracciate dal prefetto Renato Saccone e dal questore Giuseppe Petronzi prevedono infatti che l’area del Duomo sia off limits, che sia fatta una regolare richiesta in questura per i cortei e che le manifestazioni non preavvisate siano ammesse solo in forma statica, sempre con il rispetto di distanziamento e mascherine.

Le nuove regole sono state aggiornate sulla base della circolare del Viminale dal comitato per l’ordine pubblico. Duomo e l’asse di corso Vittorio Emanuele nei festivi e prefestivi e in tutte le giornate dal 25 novembre al 9 gennaio saranno riservate solo «alle manifestazioni religiose e a quelle civili, culturali, commerciali e di intrattenimento programmate dal Comune»: «Nell’area — ha spiegato la Prefettura — saranno allestite installazioni e strutture mercatali che, unite al già massiccio afflusso di cittadini, costituiscono impedimento a concomitanti manifestazioni che non siano compatibili per evidenti ragioni di sicurezza, in particolare sotto il profilo sanitario e di safety». Secondo corso Monforte le norme serviranno anche per evitare che l’aumento della diffusione della pandemia possa far scattare la zona gialla e l’automatico divieto di manifestazioni: «Un’azione indiscriminata di pochi rischia di togliere un diritto a tutti i cittadini».

Articolo in aggiornamento…

Sorgente: No pass a Milano, manifestanti in piazza Duomo nonostante i divieti: momenti di tensione con la polizia

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