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Dal 15 ottobre la certificazione verde Covid-19 è obbligatoria per accedere al posto di lavoro, sia nel pubblico che nel privato. Il responsabile del controllo del green pass dei dipendenti è il datore di lavoro (qui tutte le regole previste dai due dpcm firmati da Draghi). Le tensioni e gli scontri dei giorni scorsi, per cui restano in carcere i leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellinofanno temere blocchi, mobilitazioni e disservizi in molte zone del Paese.

Ore 9.02 – Marghera, piccolo gruppo Cobas davanti alla Fincantieri
Si è limitata a una protesta di una decina di Cobas l’inizio di giornata alla Fincantieri di Marghera. All’appello di inizio turno delle 6 e delle 8 sono stati pochissimi i lavoratori che non si sono presentati perché privi della carta verde. Qualche problema tra i lavoratori stranieri senza green pass o con documenti di vaccinazione non riconosciute dall’Italia.

Ore 9 – Al porto di Salerno qualche coda solo per colpa dei lettori
Nel porto di Salerno non si registrano problemi o fibrillazioni. Nel primo giorno in cui il green pass è diventato obbligatorio, la situazione è sotto controllo. Da quanto si apprende, nello scalo salernitano è tutto regolare e si registra soltanto qualche coda per l’accesso in alcune aziende a causa di lettori lenti per la verifica dei certificati.

Ore 8.58 – «Non si passa senza Green pass»: falsi cartelli a Verona
Decine di falsi cartelli sono stati affissi la scorsa notte a Verona annunciando che per accedere al centro storico della città attraverso i ponti occorreva essere dotati di Green pass. La Polizia Locale attraverso le telecamere sta cercando di individuare gli autori del gesto.

Ore 8.52 – Falsi certificati: sequestrati 2 canali Telegram
La Procura Distrettuale di Catania ha disposto il sequestro preventivo di due canali Telegram che proponevano la vendita di Green pass falsi. Il provvedimento è stato già convalidato dal Giudice per le indagini preliminari. I due canali sono stati oscurati. Le indagini hanno riguardato canali i Telegram «Green Bypass 2.0» e «Vendita Green Pass autentico», in cui erano iscritti rispettivamente 5.200 e oltre 120 utenti che pubblicizzavano la vendita di Green pass falsi dietro il pagamento di un corrispettivo in criptovaluta di 250 euro.

Ore 8.45 – A Bolzano assalto alle farmacie, Palasport vuoto
Le farmacie prese d’assalto e il centro tamponi al Palasport letteralmente abbandonato: a Bolzano è questo il quadro che si presenta questa mattina, nel primo giorno di Green pass sui posti di lavoro. Il Comune ha predisposto il centro tamponi con cinque linee al Palasport, in via Resia, riservato esclusivamente ai residenti nel capoluogo, perché si temeva un assalto che però non si è verificato.

Ore 08.43 – Al porto di Napoli attività regolari
Non si segnalano, al momento, problemi relativi all’introduzione dell’obbligo di Green pass al porto di Napoli. Situazione sotto controllo in uno scalo dove, come confermano le sigle di categoria, «la grande maggioranza dei lavoratori è vaccinata». Al momento nessun disagio e nessuna protesta.

Ore 08.32 – Proteste a varchi Pra ed Etiopia al porto di Genova
Al porto di Genova un gruppo di lavoratori sta manifestando al varco Pra, un altro gruppo al varco Etiopia. Da quanto si apprende dal porto, l’operatività dello scalo non è compromessa.

Ore 08.10 – A Torino code al Pala Giustizia per controlli
Lunghe file si sono formate questa mattina davanti agli ingressi del Palazzo di Giustizia di Torino nella giornata inaugurale del Green pass per accedere ai luoghi di lavoro. A comporre la coda è il personale dipendente e di cancelleria, in attesa di superare i controlli. Per entrare, il personale deve esibire il certificato verde e compilare una autocertificazione. È previsto anche il rilevamento della temperatura. All’ingresso posteriore, da dove è possibile servirsi del parcheggio sotterraneo, la coda è formata da auto. Per gli avvocati non è previsto il Green pass (qui la cronaca da Torino).

Ore 7.53 – A Trieste un migliaio di persone al Varco 4 ( qui la diretta )
Sono già circa un migliaio le persone raggruppate davanti al Varco 4 del Porto di Trieste, luogo di ritrovo della manifestazione annunciata dal Coordinamento dei lavoratori portuali. Non si tratta solo di portuali, molti riconoscibili dai giubbotti gialli, ma anche di tanti che non operano nello scalo. L’accesso fino a questo momento è stato consentito ma i camion che arrivano, magari da oltre confine, si scoraggiano per la folla e tornano indietro. «Ottocento lavoratori sono fuori e un centinaio dentro, di fatto il porto oggi non sta funzionando», ha detto Stefano Puzzer, il leader del sindacato autonomo che ha organizzato la manifestazione no green pass al porto di Trieste. «Sono entrate pochissime persone, della mia azienda solo due persone», spiega Michele Bussoni, un altro dei portuali.

Sorgente: Green pass obbligatorio sul lavoro da oggi 15 ottobre: controlli e proteste- Corriere.it

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