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di Chiara Cruciati – Il Manifesto Roma, 8 luglio 2021, Nena News – Il parlamento italiano torna a pronunciarsi sul caso di Patrick Zaki, di nuovo all’unanimità. Il governo conceda la cittadinanza allo studente egiziano dell’Università di Bologna, detenuto al Cairo dal 7 febbraio 2020: è la richiesta contenuta nella mozione votata dalla Camera, a firma Lia Quartapelle e Filippo Sensi (Pd), come quella approvata il 14 aprile scorso al Senato.Con 358 voti a favore e la sola astensione di Fratelli d’Italia (anche qui, voto fotocopia di quello dei senatori di tre mesi fa), i deputati chiedono all’esecutivo di «avviare tempestivamente mediante le competenti istituzioni le necessarie verifiche al fine di conferire a Patrick George Zaki la cittadinanza italiana».Il testo chiede anche al governo di «continuare a monitorare, con la presenza in aula della rappresentanza diplomatica italiana al Caio, lo svolgimento delle udienze processuali a carico di Zaki», via crucis senza apparente soluzione di continuità con il costante allungamento della detenzione preventiva, senza che si giunga mai a processo.La mozione della Camera ieri ha ricevuto il parere favorevole del governo, come successo al Senato, condizione che non permette di cantar vittoria: dall’orizzonte politico governativo manca l’effettiva intenzione di procedere. Un’impressione sostenuta dalle dichiarazioni che in queste settimane diversi rappresentanti dell’esecutivo Draghi hanno rilasciato. A partire dallo stesso primo ministro che il 16 aprile scorso, a due giorni dal pronunciamento di Palazzo Madama, aveva affossato la questione definendola «un’iniziativa parlamentare» in cui «il governo non è al momento coinvolto».Dopotutto martedì, durante la discussione generale, il sottosegretario agli Esteri Di Stefano rimetteva sul tavolo i presunti ostacoli al riconoscimento della cittadinanza, gli stessi elencati dalla vice ministra Sereni tre mesi fa: azione controproducente perché a prevalere sarebbe la cittadinanza egiziana, non aggiungendo nulla al carnet di diritti rivendicabili da Zaki, e perché potrebbe mettere ulteriormente a rischio la situazione dello studente.Che la sua situazione possa peggiorare, viste le condizioni di detenzione e il suo prolungamento ossessivo e punitivo, pare difficile. Sulla prima obiezione, se l’Egitto e il suo sistema giudiziario continueranno comunque a ritenerlo prima di tutto cittadino egiziano, è vero anche che da italiano potrebbe godere di visite in cella di rappresentanti diplomatici italiani e di una maggiore pressione politica.

Sorgente: EGITTO. Anche la Camera vota sì: cittadinanza a Patrick Zaki

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