Zingaretti e Di Maio chiudono con Renzi e aprono ai «costruttori», i nuovi «responsabili». Conte sale al Quirinale: «Indispensabile un chiarimento alle camere». I partiti di maggioranza ottimisti sul pallottoliere. Iv a rischio frana. L’appuntamento cruciale martedì in Senato
Politica Conte apre il cantiere
Andrea Colombo
I partiti chiudono con Iv. Il governo si affida ai «costruttori». Il premier lunedì alla camera e martedì al senato
Pd, contrordine compagni: «Sì ai voti dei responsabili»
Andrea Carugati
La svolta di Franceschini. Ma Zingaretti è prudente: «Se mancano i numeri urne a giugno»
Al premier servono almeno 11 senatori. Italia Viva rischia di franare
Andrea Carugati
Il socialista Nencini si arruola tra i costruttori. C’è anche De Falco. Possibili adesioni al gruppo per Conte da Forza Italia, ex M5S e renziani
Vignetta
L’«indispensabile chiarimento» che andò male a Prodi nel ’98
Andrea Fabozzi
Il professore fa gli auguri a Conte. Come allora ci sarà un voto di fiducia alla camera sulle comunicazione di presidente del Consiglio. Questa volta il capo del governo avrà qualche giorno in più per aspettare la formazione di un gruppo di responsabili. Il ruolo, che ritorna, della sinistra Dc
De Petris: «La rottura con Renzi è insanabile, torniamo all’asse Pd-M5S-Leu»
Giuliano Santoro
«Matteo voleva rompere il rapporto tra Pd e M5S, che ha Conte come punto di sintesi. E deve aver pensato che il presidente del consiglio gli occupi spazi al centro»
Editoriale Confindustria accende una luce nel buio
Norma Rangeri
Ad oggi, di fatto, contro il premier oltre a Renzi ci sono Confindustria, Salvini, Meloni e Berlusconi. Se è questo il quadro, diventa difficile per il Pd, i 5Stelle e la Sinistra non fare quadrato intorno a Conte, visto che ne hanno condiviso decisioni e comportamenti
Vignetta
Economia Bonomi contro Conte, vuole un altro governo. Landini attacca Renzi
Massimo Franchi
Confindustria critica il Recovery e chiede di privatizzare il lavoro. Cgil, Cisl e Uil: crisi incomprensibile, politica distante dalla realtà
L’Italia della pandemia: giù redditi e consumi, risparmi triplicati
Riccardo Chiari
Il rapporto di Bankitalia “I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19” nel primo semestre 2020. Si va dal -8,8% dei guadagni al -9.8% degli acquisti delle famiglie, con il risparmio netto salito a 51,6 miliardi. Anche per le imprese calano valore aggiunto (-15%) e profitti (-18%), con un accumulo di 17 miliardi di risparmio finanziario.
Politica Respinti i decreti ogm dell’ormai ex ministra Bellanova
Luca Martinelli
Accolto l’appello lanciato da decine di associazioni agricole bio e degli ambientalisti
Problemi cardiaci, Berlusconi ricoverato a Monaco
Riccardo Chiari
Il ricovero nel Principato deciso dal medico di fiducia Alberto Zangrillo per delle aritmie. Ma il Cavaliere rassicura: “Solo alcuni accertamenti poco più che di routine imposti dalla prudenza dei miei medici curanti”. E interviene sulla crisi politica: “Qualunque sia la soluzione è necessario attuarla al più presto, senza perdere neppure un giorno nei tatticismi della politica di palazzo”.
«LA CURVA RISALE» Stretta anti Covid-19. Lombardia e Sicilia verso la zona rossa
Adriana Pollice
Il ministro Boccia rassicura le regioni: «Aiuteremo le attività economiche legate al turismo invernale». Vaccinati a quota 910mila
Italia In cerca del piano pandemico perduto, perquisizioni al ministero e all’Iss
Roberto Maggioni
La finanza negli uffici di Roma, Milano e Bergamo
Sale il contagio anche nelle carceri, il sindaco Gori: «Vaccinate subito»
Eleonora Martini
I detenuti positivi sono 624, mentre tra i lavoratori dei penitenziari se ne contano 708. Il primo cittadino di Bergamo scrive ad Arcuri
Internazionale Aspettando AstraZeneca, crescono i dubbi
Andrea Capocci
Mentre l’Ema si appresta a valutare il vaccino sviluppato dall’università di Oxford, piovono critiche dall’Europa all’Australia. Ma l’altra incognita delle campagne di vaccinazione si chiama “immunità sterilizzante”
La app del manifesto è un giornale. Ma Google non lo sa
Matteo Bartocci
Il gigante di Mountain View ci cancella dai dispositivi Android L’accusa? Non si sa chi siamo. E tira fuori una foto con Translate. Una censura gravissima e ingiustificata. Con tratti perfino surreali
Scuola Nuova valutazione, boom di partecipanti ai corsi di formazione
Roberto Pietrobon
La scuola primaria dopo la riforma del voto numerico in pagella. Altissima affluenza ai tre webinar rivolti dirigenti scolastici e insegnanti
STATI UNITI I sostenitori di Trump sono furiosi, Washington si blinda
Marina Catucci
Impeachment al Senato e giuramento di Biden: 19 e 20 gennaio giorni ad alta tensione. Soldati accampati al Campidoglio, metro sospesa e National Mall chiuso al pubblico
Internazionale Countdown -7. Una giornata lunghissima
Marina Catucci
Ora tocca al Senato decidere se Donald Trump entrerà di nuovo nella storia, questa volta come primo presidente a essere condannato per reati da impeachement dopo aver lasciato la Casa Bianca
Piombo nell’acqua e 12 morti, nei guai l’ex governatore Gop del Michigan
Marina Catucci
Nel 2014 a Flint un cambio di approvvigionamento provocò una gravissima crisi idrica: 12 vittime, 80 ammalati e risarcimenti da 600 milioni di dollari. Ora il capo di allora è accusato di negligenza e rischia un anno di prigione
Si vota tra due mesi, Netanyahu ora vuole bene ai cittadini arabi
Michele Giorgio
Il premier e leader della destra continua a corteggiare i palestinesi d’Israele e a Nazareth ha fatto marcia indietro rispetto alle dichiarazioni contro i cittadini arabi fatte in passato. Sale la protesta della Lista unita araba
Tunisia, una rivoluzione in quarantena
Arianna Poletti
Lockdown imprevisto nel decimo anniversario della cacciata di Ben Ali. Solo le famiglie delle vittime della repressione sfidano i divieti: «Dove sono oggi il lavoro, la dignità, la libertà?»
Tigray, la guerra continua anche con nuove testimonianze di violenze e massacri
Fabrizio Floris
750 persone che si erano nascoste nella chiesa di Axum in cui è custodita l’Arca dell’alleanza sarebbero state uccise lo scorso 15 dicembre. 80 civili sarebbero invece le vittime civili delle tensioni di frontiera con il Sudan. Accuse ai soldati eritrei per la strage di rifugiati nel campo di Hitsats. Fermi anche i colloqui sulla Grande diga della rinascita. E al sud tornano le locuste
Sei mesi senza Mario Paciolla e senza giustizia
Simone Scaffidi, Gianpaolo Contestabile
Il ricordo degli amici del volontario Onu morto in circostanze ancora da chiarire il 15 giugno scorso a San Vicente del Caguán. E il loro impegno per la ricerca della verità
SPECIALE, 30 ANNI FA DESERT STORM Dal 1991 di Bush sr. a Joe Biden: il Golfo non si tocca, mai
Alberto Negri
Il 17 gennaio 1991 il mondo cambiò. L’annuncio venne dalla Cnn: «Qualche cosa sta accadendo là fuori, i cieli sopra Baghdad si sono illuminati»
Vignetta
Internazionale Massacro a Baghdad. Sciopero generale
Luigi Pintor
Proviamo un senso di nausea. Palestinesi, israeliani, arabi e poi americani, europei, russi, dentro una macchina di distruzione che si moltiplica, in un mare di denaro, di petrolio, di fame e di morte. E una Italia irriconoscibile
L’Italia è in guerra. Disertate
Rossana Rossanda
Disertate da questa stupida e feroce avventura. Lo diciamo ai giovani sotto le armi, agli ufficiali, ai generali se questi mesi li hanno fatti riflettere. Non sparate. Disertino ogni alleanza con questo governo coloro che si dicono in qualche misura socialisti e hanno creduto alla pace
«Desert Storm» vista con gli occhi dei palestinesi
Michele Giorgio
Crisi nel Golfo e guerra del 1991 avrebbero inferto un colpo pesante all’Intifada, la rivolta contro l’occupazione israeliana iniziata tre anni prima nel 1988. Il conflitto avrebbe contribuito ad affondare la possibilità di creare lo Stato palestinese indipendente nei Territori occupati proclamato da Arafat il 15 novembre 1988
L’aviazione degli alleati colpì l’Iraq per 43 giorni con 250mila bombe
Red. Esteri
Usate anche le micidiali Cluster bomb che minarono il terreno con 10 milioni di ordigni a frammentazione e migliaia di testate all’Uranio impoverito in dotazione a missili da crociera e razzi. I «nostri» 12 Tornado parteciparono al raid con 226 sortite
Il trionfo delle fake news e delle veline del Pentagono
Giuliana Sgrena
La guerra diventava uno spettacolo che andava in onda sulle tv di tutto il mondo grazie alle veline americane. Doveva essere una guerra senza testimoni. Nella seconda guerra del Golfo, se possibile ancora più annunciata della prima, si è raggiunto il culmine della falsificazione: gli Stati uniti arruolano i giornalisti
«Sotto le bombe». Reportage del nostro inviato a Baghdad
Stefano Chiarini
Sono le 2,30 di notte. Una improvvisa fiammata nei pressi dell’aeroporto internazionale della capitale irachena, seguita dal crepitio della contraerea, sveglia improvvisamente una città già al colmo della tensione. Tutti sanno di che cosa si tratta. La guerra è iniziata
Bush: «Inizia la nuova era della speranza»
Manlio Dinucci
Fu un massacro con milioni di vittime, anche per effetto degli embarghi. Eppure era scoppiata la «pace» dopo l’89 e stava per dissolversi l’Urss. È la prima guerra dell’Italia sotto comando Usa. Violato l’art. 11 della Costituzione. Nasce il «nuovo modello di difesa» interventista
Miseria in tasca, nobiltà nelle richieste: i giovani iracheni vogliono un altro futuro
Chiara Cruciati
Il 57% della popolazione ha meno di 24 anni e di sei dollari al giorno. Dice «basta» e scende in piazza contro diseguaglianze sociale e settarismo. Per i ragazzi Desert Storm è custodita nel ricordo dei genitori, ma è viva nelle sue conseguenze politiche ed economiche
Commenti Uno spartiacque epocale, solo due paesi si opposero
Marinella Correggia
Nel Consiglio di sicurezza dell’Onu dissero di No solo due membri di turno: Yemen e Cuba
Cultura La natura materiale delle trasformazioni
Antonio Floridia
«Capitalismi e democrazie», a cura di Carlo Trigilia, per Il Mulino. A partire dagli anni ’80 l’economia dei Paesi avanzati ha visto crescere le diseguaglianze sociali. Una riflessione su come gli assetti politico-istituzionali possono incidere in questi processi. Idee a cui la sinistra può fare ricorso, nel ripensare la propria visione e la propria identità
Il risentimento prima della distruzione finale
Claudio Canal
«Il nazionalsocialismo come dottrina del rancore» di Menno ter Braak, a cura di Gerrit Van Oord, pubblicato da Apeiron. Torna il libello che l’autore scrisse nel 1937 per conto del Comitato di vigilanza degli intellettuali antinazionalsocialisti, da lui fondato insieme a Eddy du Perron
Quell’esercizio della costruzione di sé insieme agli altri
Marco Gatto
«ll misterioso zoppicare dell’uomo» di Claudio Bazzocchi per Meltemi. L’autore suggerisce come l’attuale momento democratico è segnato da un «disconoscimento della problematicità della condizione umana»
«La neve», un’amara parodia del giornalismo televisivo
Farian Sabahi
Il romanzo di Gianna Besson pubblicato da All Around. In centoquaranta pagine, l’autrice demolisce il mito dell’inviato di guerra
Visioni Per chi suonano le campane
Silvia Veroli
«Voci» divine, annunciatrici di calamità o vittorie, un percorso nella storia dello strumento musicale
Mohammed Bakri, «Una sentenza contro la democrazia»
Giovanna Branca
Il regista e attore commenta la messa al bando del suo film «Jenin, Jenin» e la condanna per diffamazione decisa da una corte israeliana
Fiorella Mannoia e la musica che ci gira intorno
Stefano Crippa
Due prime serate su Rai1 – stasera e il 22 gennaio – per l’interprete romana. Canzoni, parole, ospiti e molti riferimenti all’attualità
Ragazzi ribelli e un tocco da «anime»
Matteo Boscarol
È una sorta di miracolo il fatto che ogni anno il cinema indipendente giapponese riesca a produrre ancora, a prescindere dalla situazione contingente in cui si ritrova a navigare
Caso Suarez: spunta una chat tra la ministra e il Viminale
Nicola Sellitti
E’ un puzzle che va assemblandosi, quello sull’esame farsa per la cittadinanza italiana del giocatore
Commenti Il caso Trump nel rapporto tra Stato e piattaforme
Gaetano Lamanna
Il blocco degli account di The Donald è una decisione “politica” assunta da soggetti “economici” che non esitano di solito a dare spazio a contenuti di qualsivoglia natura
Rubriche L’illuminazione tricolore di Palazzo Chigi
Alberto Olivetti
Le città d’arte d’Italia sono, salvo rare eccezioni, preda d’una ignoranza estesa e non scalfita e delle conseguenti, grossolane facilonerie praticate in sostituzione e a spregio della necessaria sapienza che richiederebbe una loro illuminazione, quando fosse attuata secondo criteri culturalmente avvertiti. Un clamoroso esempio di tali subculture imperanti è dato constatare, da alcun tempo in qua, a Roma
Sorgente: il manifesto del 15.01.2021 – il manifesto