«Non posso che votare no, perché è una riforma che non mi convince per niente: noi sulla rappresentanza non abbiamo un problema di quantità, ma di qualità».
Elly Schlein, vicepresidente dell’Emilia Romagna, prende posizione e racconta all’Espresso (in un’intervista in edicola da domenica 6) cosa farà il 20 settembre: «Avere meno deputati e senatori non garantisce di averne migliori, anzi. Tanto più perché si tratta di un intervento parziale, trainato dagli argomenti sbagliati come quello del taglio dei costi – che è irrisorio – ma senza un disegno complessivo, a partire da una legge che dia la possibilità agli elettori di scegliere chi mandare in parlamento e dia una adeguata rappresentanza dei territori. Non si sfiora la questione morale nei partiti, non si ripensano i metodi di selezione della classe dirigente. Nel complesso si rischia di rafforzare – ancora più di oggi – quei meccanismi che danno ai leader e alle segreterie dei partiti il potere di decidere chi verrà eletto, anche a discapito del dissenso, dell’autonomia, della libertà di pensiero».
L’intervista integrale sul numero dell’Espresso in edicola e online da domenica 6 settembre