Il Consiglio europeo più lungo della storia si conclude con un compromesso che può aiutare l’Europa a uscire dalla crisi causata dal Covid-19. I «frugali» incassano forti sconti e un controllo «light» ma danno il via libera al «Recovery fund» per Italia e Spagna
Europa Consiglio europeo, l’ultima bozza è quella della svolta
Anna Maria Merlo
Ridimensionati i frugali, Michel propone di mantenere il Recovery plan da 750 miliardi con 390 di sovvenzioni e 360 di prestiti. Per la prima volta c’è un debito comune. Per i nordici 26 miliardi di sconti e freno d’emergenza «light»
All’Italia 80 miliardi di sussidi Conte si prepara a brindare
Andrea Colombo
Il vertice durissimo diventa per il premier l’occasione per restare al centro della scena politica
L’avversione sovranista per i diritti
Massimo Congiu
Tutti i tavoli di Merkel, leader multitasking
Sebastiano Canetta
Politica Convergenza rossoverde, nasce una rete ecosolidale
Daniela Preziosi
Assemblea virtuale di una sinistra “fuori dai luoghi comuni”, a ottobre lancio in presenza. Un lavoro carsico andato avanti nei mesi della pandemia, venerdì il primo debutto
Italia Efficaci due vaccini, uno prodotto in Italia
Andrea Capocci
Che fine ha fatto l’indagine sierologica nazionale?
Andrea Capocci
All’importante ricerca ha risposto solo la metà del campione. Colpa dei ritardi e non solo. Ma le strutture che offrivano test a pagamento sono state sommerse dalle richieste
Liste d’attesa infinite, nessuna visita prima del 2022
Mauro Ravarino
Ma la situazione cambia se ci si rivolge alle strutture private
Internazionale Il negazionismo di Trump scricchiola, al 41° giorno di crescita dei contagi
Marina Catucci
«Vi sto implorando – ha detto Jerome Adams, a capo del US Public Health Service Commissioned Corps, durante un’intervista a Fox & Friends – Non stiamo cercando di togliervi le libertà quando diciamo di indossare una mascherina».
Italia Mozione pro-glifosato: il mondo medico scientifico contro la senatrice Cattaneo
Manlio Masucci
Una vicenda inquietante in un momento storico in cui le iniziative per un’agricoltura e un’alimentazione più salubre e sostenibile si moltiplicano in tutto il mondo,
Lavoro Tre morti solo ieri, sette in una settimana: il lavoro torna a uccidere
Massimo Franchi
Due operai edili volano da 20 metri a Roma, alla Tirreno Power a Savona uno schiacciato: nonostante il lockdown +10% sul 2019. La denuncia della Fillea Cgil: si è ripartiti subito risparmiando su salute e sicurezza
Un altro food delivery è possibile: a Bologna nasce «Consegne etiche»
Giovanni Stinco
A settembre il debutto, l’organizzazione dell’impresa su base cooperativa. «Consegne etiche vuole tessere relazioni tra i cittadini, lottare contro l’isolamento, più in generale lavorare per la cura della comunità» sostiene il presidente della Fondazione Innovazione Urbana Raffaele Laudani
Internazionale Al bando gli aquiloni: il regime egiziano vieta l’ultimo sogno di libertà
Chiara Cruciati
Il gioco più amato nei quartieri poveri è diventato «minaccia alla sicurezza nazionale»: centinaia di arresti e multe a chi lo vende e lo fa volare. In questi mesi hanno riempito cieli e città, svago contro l’apatia del lockdown
Thailandia e Filippine, proteste anti-autoritarie
Emanuele Giordana
Anche in Indonesia si scende in piazza, ma contro l’assunzione di manodopera cinese da parte di alcune aziende che lavorano nella zona sudorientale
Cisgiordania, l’annessione è ferma ma non per i coloni israeliani
Michele Giorgio
I “settler”, quasi sempre con l’assenso delle autorità militari, non cessano le attività di creazione ed espansione dei loro avamposti sulle terre palestinesi
Cultura Le onde radio figurate di Jack Spicer
Michele Fumagallo
Riunite in “Un rosario di bugie” (Argolibri) tra raccolte di uno degli autori più particolari della cosiddetta San Francisco Renaissance
Juan Marsé, nel racconto di una Barcellona quasi scomparsa
Francesca Lazzarato
Addio al grande scrittore spagnolo, tra gli ultimi narratori della «Generazione del ’50». Anticlericale e antinazionalista irriducibile, nonché antifranchista di ferro, amava il cinema e i fumetti. Tra i suoi romanzi: «Ultime sere con Teresa», «Il mistero di Shangai», «Ronda del Guinardò». Un linguaggio ricco e prezioso, pieno di minuzie, corretto e rivisto all’infinito, e intriso di una disillusione costante, di un’ironia e di un senso dell’umorismo assai rari
Le contraddizioni del Paese lette nel segno dell’emergenza
Vincenzo Scalia
Sull’ultimo numero di «Meridiana» si riflette a partire dalla lotta alla mafia e al terrorismo su una categoria inaugurata durante i cosiddetti anni di piombo che ha occupato in modo invasivo la scena pubblica, fino a diventare lo strumento principale con cui declinare lo scontro politico
Enrico Ganni, la misura della classicità tedesca e delle relazioni umane
Luca Crescenzi
Addio al germanista e traduttore indimenticabile di Goethe. E di Kafka, Freud, Musil, Zweig, Brecht. Grazie alla sua dedizione abbiamo a disposizione in Italia le opere di Walter Benjamin
Visioni La guerra dei diritti tv
Nicola Sellitti
Il canale unico della Lega o una media company per la trasmissione delle partite. Si apre una settimana di gran fermento per il calcio e i grandi broadcaster
Il sentimento della comunità dentro il teatro, oltre la distanza
Gianni Manzella
Si è chiuso il Festival dei 50 anni curato da Motus, tra la pandemia e la sfida di un «Futuro fantastico». Le multiple identità di Benjamin Kahn, la «cura» secondo Virgilio Sieni, mentre Fanny & Alexander rileggono Primo Levi
Schiacciati fra un tostapane e un cuociuova
Mariangela Mianiti
Immersione in un mondo di protesi attaccate a un filo elettrico
Lo sguardo del cinema sulla vertigine della scena
Silvia Nugara
Chiara Caterina e Riccardo Giacconi raccontano il loro lavoro per «Transfert per Kamera», un progetto di film nato dalla collaborazione fra il Festival e Filmmaker di Milano
Salis e D’Andrea, il motore creativo va al cuore del jazz
Luigi Onori
La musica prova a riprendersi gli spazi; il live set dei due grandi artisti nell’ambito della rassegna capitolina
Nuova Musica, la sperimentazione come lavoro
Marco De Vidi
Alla crisi dello spettacolo dal vivo, prova a rispondere l’iniziativa di alcuni autori della scena underground
Commenti La democrazia azzoppata dal veto di una minoranza
Marco Bascetta
Che si tratti di princìpi generali di politica fiscale comune, di flussi migratori o di standard democratici minimi, l’interesse nazionale stabilito dai poteri dominanti impone l’alt. Questi “freni” altro non sono che il potere riconosciuto alle sovranità nazionali di paralizzare lo sviluppo dell’Unione esercitando un potere di veto
Statue al sicuro, arriva la «polizia segreta» di Trump
Alessandro Portelli
Il Department of Homeland Security ha annunciato la costituzione di una task force speciale interdipartimentale per «proteggere i monumenti storici, i luoghi di memoria, le statue e le proprietà federali»
Stato d’emergenza Le misure urgenti e necessarie che già abbiamo
Gaetano Azzariti
Di fronte a situazioni che richiedano interventi straordinari ed urgenti per ragioni sanitarie, le “ordinarie” disposizioni indicate paiono più che sufficienti
Commenti Bene bravo sette più: gli effetti nefasti della commissione Colao iniziano a farsi sentire
Marco Caldiroli
Le “semplificazioni” in tema di tutele ambientali sono un pericolo da respingere
Rubriche Parlamento «coeso» sulle missioni neocoloniali
Manlio Dinucci
La rubrica settimanale a cura di Manlio Dinucci
Commenti America first cominciando dall’uranio bipartisan
Giorgio Ferrari
Il pragmatismo yankee ha scelto di prepararsi al peggio (l’ineluttabilità di una catastrofe) rilanciando l’energia nucleare, senza la quale non si dà transizione energetica stante le ambiguità della scienza e la confusione dei movimenti ambientalisti, e nello stesso tempo aumentando l’autonomia e le capacità di intervento delle sue forze armate, non solo a fini bellici, ma per fare fronte a qualsiasi “minaccia” di tipo ambientale o sociale
Rubriche Ma quando cambia il paradigma?
Alberto Leiss
La rubrica settimanale a cura di Alberto Leiss
G8 2001 La lotta di Genova non finisce
Lorenzo Guadagnucci*
Al G8 del luglio 2001 la polizia tornò a sparare in piazza, la tortura fu praticata su larga scala, le garanzie costituzionali furono sospese. Ma quel patrimonio di lotte non si dimentica. E continua. «Lavora- consuma-crepa», quello slogan dei movimenti, beffardo, svela che in realtà sta crepando un modello di società. La storia non è finita, ma si deve rompere la congiura del silenzio
Sorgente: il manifesto del 21.07.2020 – il manifesto
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