È la mezzanotte del 18 marzo quando suona il campanello a casa di Ismet Cigit. «Abbiamo un mandato del procuratore per prelevarla», dice un agenti di polizia a Cigit, che ha 65 anni ed è un veterano del giornalismo turco. Gli agenti gli spiegano che é accusato di “incitamento al panico” per un articolo pubblicato dal giornale che dirige…..

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Il governo turco ha negato fino a metà marzo che ci fossero contagiati di coronavirus nel Paese. Poi ha iniziato ad arrestare chi criticava la linea e i silenzi dell’esecutivo. Già 410 sono finiti in manette
I giornalisti di inchiesta del consorzio EIC, di cui L’Espresso fa parte per l’Italia, racocntano la situazione nel loro paese.continua a leggere cliccando il link sotot riportato
Sorgente: Turchia, se medici e giornalisti parlano il regime di Erdogan li arresta – l’Espresso
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