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Apoteosi del cinismo e della pochezza dell’uomo. Trump invia 1000 militari a New York. Il vice Pence si crede il Papa e invita a pregare. La Cina invia mille respiratori. Trump, superati i 300.000 casi e le 8.500 vittime ( 2.500 morti in 48 ore ), ignora gli esperti e come Bolsonaro, “dobbiamo pensare a tornare al lavoro, a riaprire il Paese”.

Trump fuori tutto

Oltre 300 mila contagiati adesso, e più di 8 mila le vittime, quasi 2.000 soli due giorni. «Ma il presidente americano non sembra voler cambiare atteggiamento sulla strategia da seguire», scrive la neutrale ANSA. «Così, nella riunione di venerdì della task force della Casa Bianca, il tycoon ha gelato i suoi esperti, medici, scienziati, quelli da lui stesso incaricati di organizzare la risposta alla pandemia. E quelli che da giorni lo implorano di emanare un decreto che estenda la raccomandazione dello ‘stay home’, il restare a casa, a tutto il Paese. Perché solo così – tentano di spiegargli – si può frenare la crescita esponenziale dei contagi, di cui gli Usa hanno il triste primato nel mondo».

Trump alla Bolsonaro

Ma il presidente per ora è stato categorico: nessun ordine a livello nazionale, lascio liberi di decidere i governatori dei singoli Stati. Non c’è bisogno di fermare tutto e ovunque. Anzi, ha insistito, “dobbiamo pensare a tornare al lavoro, a riaprire il Paese”».

Dalla Cina mille respiratori a New York

È Andrew Cuomo, governatore dello stato di New York ad annunciare che la Cina si sta per spedire circa mille respiratori per New York. Lo stesso Cuomo ha ricordato che ben presto gli Stati Uniti, non solo New York, si troveranno con un gravissimo problema: la carenza di equipaggiamento medico. Fino a sabato nello stato sono morte circa 3,560 persone per un totale di quasi 114,000 persone contagiate.

Trump manda le truppe a caccia di migranti

Militari a New York, al posto di medici, infermieri e respiratori, e truppe speciali nelle ‘città santuario’ a caccia di migranti denuncia con malcelato scandalo, Avvenire. «Un centinaio di agenti, anche delle forze speciali, fino a maggio saranno schierati nei centri che offrono ospitalità ai profughi senza documenti: San Francisco, Los Angeles, Atlanta, Houston, Boston».

Senza freni e senza zucca

«Non ha più freni e con l’approssimarsi del voto di novembre, il presidente Donald Trump vuole dimostrare di essere ciò che ha promesso di essere: il cacciatore degli illegali». Agenti specializzati anche appartenenti a corpi d’assalto, verranno spostati dal confine con il Messico in città come New York, Chicago e altre che hanno dichiarato pubblicamente di non voler perseguire i cittadini sprovvisti di documenti legali. Altri agenti sono attesi a San Francisco, Los Angeles, Atlanta, Houston, Boston, New Orleans, Newark e Detroit.

Catastrofe liberista della democrazia americana

«L’immagine è spiazzante perfino fra le surreali panoramiche che sta producendo la pandemia, inquadrature di un mondo svuotato e città spettrali. Nel parcheggio di un vecchio centro congressi dismesso nella periferia di Las Vegas è stata tracciata una griglia rettangolare: ogni loculo dipinto per per delimitare lo spazio adibito ad un homeless». Luca Celada sul Manifesto esprime le vergogna e la rabbia del mondo.

«La foto che ha fatto il giro del mondo è diventata una simbolica rappresentazione della collisione frontale della pandemia con la democrazia più ricca e più diseguale del mondo industrializzato».

Piaga homeless e peggio

«Uno degli aspetti più vergognosi di una società dirottata sull’arricchimento di una oligarchia che detiene ora anche il potere esecutivo». Ma non solo, almeno quando alla Casa bianca c’è un demagogo nazional populista e la sua ‘inetta dinastia di impresentabili galoppini’: «l’epidemia globale sta investendo un paese in cui 30 milioni di cittadini non hanno ricorso a cure mediche». La controparte di questo meccanismo fatale sono le assicurazioni private, «un ipertrofico colosso industriale da 900 miliardi di dollari il cui fatturato dipende dalle malattie dei cittadini, e sostenuto da un imponente lobby che a Washington assicura il favore politico».

La salute ‘meritocratica’

«Non è usuale sentire espressa da commentatori di Fox News o da parlamentari repubblicani, l’idea che un eccessiva assistenza sociale e sanitaria induca i soggetti deboli (di carattere) ad approfittarne». E nel trumpismo l’ultimo capitolo di una guerra ai poveri le cui conseguenze stanno diventando evidenti e tragiche. «Un sistema che come comparto privato deve ottimizzare i profitti e minimizzare le spese». Risultato apparente? «Il tasso di contagio di gran lunga più alto nei quartieri benestanti che nei ghetti neri ed ispanici». Ma soltanto perché i ricchi possono acquistare tamponi inesistenti nelle cliniche pubbliche.

«Se da un lato il Covid 19 è destinato rivelare oltre ogni dubbio le iniquità strutturali di un sistema predicato su crescita e profitto a scapito degli inermi, i briefing orwelliani di pubblica autocelebrazione alla Casa bianca dimostrano che nulla verrà risparmiato per strumentalizzare questa crisi e volgere a proprio favore il disastro».

Sorgente: Morte a New York: soldati da Trump respiratori dalla Cina –

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