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Il presidente dell’Iran, Hassam Rouhani, in un tweet, ammette l’abbattimento dell’aereo ucraino. “Un errore disastroso, uno sbaglio imperdonabile”

“Siamo stati noi”. L’Iran, dopo aver negato per giorni, ha ammesso l’abbattimento del’aereo ucraino, 176 morti, nel giorno dell’attacco in Iraq, la risposta agli Usa.  “La Repubblica islamica dell’Iran si rammarica profondamente per questo errore disastroso” e le “indagini proseguiranno per identificare e perseguire” gli autori di questa “grande tragedia” e “questo sbaglio imperdonabile”, afferma il presidente iraniano Hassan Rouhani con un post sul suo account Twitter.

Il Quartier generale delle Forze armate iraniane ha affermato che il Boeing precipitato quattro giorni fa poco dopo il decollo dall’aeroporto Imam Khomeini di Teheran è stato “erroneamente” e “involontariamente” preso di mira dalle forze di difesa aerea iraniane che lo hanno scambiato per un “aereo nemico”.

E con il passare delle ore starebbero emergendo nomi e cognomi. “Mi prendo la responsabilità per l’abbattimento dell’aereo ucraino e accetto qualsiasi decisione che le autorità prenderanno a riguardo”, ha detto il generale iraniano della forza aerea delle Guardie della rivoluzione, Amirali Hajizadeh, citato da Farsnews.

Il ministro degli Affari esteri iraniano Mohammad Javad Zarif afferma che “l’errore umano” dietro all’abbattimento dell’aereo di linea ucraino da parte delle forze armate dell’Iran è accaduto nel “momento di crisi causato dall’avventurismo degli Usa”.

Lo schianto al suolo del volo 752 dell’Ukraine International Airlines non ha lasciato possibilità ai passeggeri: l’impatto ha causato la morte di tutte le 176 persone a bordo, tra cui 57 canadesi.

 

Sorgente: “Siamo stati noi” | L’HuffPost

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