Gli scontri più violenti a Cochabamba, che i produttori di coca cercano di attraversare per poter raggiungere La Paz. Ora minacciano un blocco a tempo
LA PAZ – È di almeno 23 morti il bilancio degli scontri in Bolivia, seguiti all’autoesilio in Messico dell’ex presidente Evo Morales e all’autoinvestitura alla carica di capo dello Stato, sebbene a interim, della presidente del Senato Jeanine Anez. Le ultime informazioni indicano quattro persone uccise nella regione centrale della Bolivia.
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Gli scontri più violenti avvengono a Cochabamba, che i produttori di coca cercano di attraversare per poter raggiungere La Paz, e qui unirsi alle proteste antigovernative messe in atto dagli agricoltori. I ‘cocaleros’ hanno dato alla presidente ad interim Jeanine Anez “48 ore di tempo” per rinunciare al suo incarico. Se non lo farà, hanno minacciato di avviare un blocco a tempo indeterminato di tutte le vie di comunicazione stradali fino a raggiungere l’obiettivo fissato.
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