Salvatore Martello, il sindaco di Lampedusa, ha voluto esprimere il suo sgomento e rabbia per il naufragio, chiedendo alla politica di trovare una soluzione: «Non si ciò morire in questo modo. Occorre individuare canali, favorire zinio che rendano il Mediterraneo più sicuro. Servono scelte concordate per impedire queste tragedie. Una strage insensata e dolorosa».
Le operazioni di soccorso
Secondo una prima ricostruzione, quando sono arrivate le motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza per procedere al trasbordo i migranti si sono spostati tutti da un lato e, complice il mare mosso, hanno fatto ribaltare l’imbarcazione.
Nelle operazioni di soccorso sono impegnati anche un elicottero delle Fiamme gialle che sta sorvolando la zona del disastro, a meno di un miglio dalla costa. I cadaveri delle due donne sono stati sbarcati sul molo Favaloro alle 4:30 da una motovedetta della Capitaneria di porto. Alle 4:55 altre due motovedette della Guardia di finanza sono rientrate in porto con i 22 superstiti. Le condizioni meteo nel Canale di Sicilia sono in netto peggioramento e le previsioni per i prossimi giorni sono proibitive.
La procura di Agrigento ha aperto un fascicolo sul naufragio. Nelle prossime ore un magistrato della stessa procura di recherà sull’isola per seguire da vicino, spiegano dal palazzo di giustizia, le operazioni.
La testimonianza di Open Arms
«40 persone su una imbarcazione di legno nell’oscurità, tra loro 1 bimbo e un bebé. Li abbiamo trovati così. Per fortuna hanno trascorso la notte a bordo #Openarms. Intanto a poche miglia, davanti a Lampedusa, 30 persone morivano in un naufragio. Così è #Med. O vita o morto». È quanto scrive su twitter Open Arms, che posta anche il video del salvataggio effettuato nella notte.
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