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Si stima che ogni anno in Italia ci siano circa 800 nuovi casi di leucemia mieloide acuta correlata alla terapia (t-AML) o AML con cambiamenti correlati a mielodisplasia (AML-MRC). L’AML è un tumore del sangue che inizia nel midollo osseo dove vengono prodotte la maggior parte delle nuove cellule del sangue del corpo umano.

Le cellule malate eliminano le cellule sane e si spostano nel flusso ematico dove possono diffondere il cancro ad altre parti del corpo.

L’età media alla diagnosi è di 72 anni e la prognosi dell’AML peggiora progressivamente con l’età.

C’è anche una tolleranza ridotta per la chemioterapia intensiva con l’età dei pazienti.

I pazienti con t-AML o AML-MRC hanno alcuni dei più bassi tassi di sopravvivenza di tutti i tipi di AML e sono quindi riconosciuti come soggetti con AML ad alto rischio.

Un trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT) può essere un’opzione di trattamento curativo per i pazienti.

Ricevere una diagnosi di t-AML o AML-MRC comporta basse possibilità di sopravvivenza rispetto a  tutti i sottogruppi con diagnosi di AML.

è da poco disponibile in Italia un farmaco specifico per questa condizione: si tratta di una formulazione liposomiale innovativa composta da due molecole, daunorubicina e citarabina, che vengono rilasciate con un rapporto molare fisso e sinergico.

 

Sorgente: Un nuovo farmaco disponibile per la leucemia | Salute IlGiornale by Sanihelp.it

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