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L’obiettivo del governo rispetto alla modifica del decreto sicurezza

di Fiorenza Sarzanini

Prendere tempo: è questa la linea del Viminale rispetto alle richieste di approdo che arrivano dalla navi delle Ong dopo il salvataggio dei migranti. Perché «prendere tempo» è anche l’obiettivo del governo rispetto alla modifica del decreto sicurezza. La revisione si farà, esattamente come indicato dal Quirinale con la lettera che il capo dello Stato Sergio Mattarella aveva inviato al Parlamento dopo l’approvazione del provvedimento. Ma i tempi non saranno certamente brevi. «È una questione di coerenza politica», spiegano a Palazzo Chigi, ma soprattutto nel M5S che aveva condiviso il testo con la Lega.

E dunque al momento si devono rispettare quelle norme, applicando i divieti di sbarco e le sanzioni previste. Ecco perché la strategia concordata dal premier Giuseppe Conte con la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese prevede di agire sempre in tandem e soprattutto abbassando la tensione con gli altri Stati europei. Quando c’è una richiesta di autorizzazione allo sbarco — proprio come avviene in queste ore con la Viking che si trova nel Mediterraneo con 82 persone a bordo — si cerca di ottenere la preventiva distribuzione degli stranieri negli altri Paesi e poi si dà il via libera all’approdo. Naturalmente accettando subito donne, bambini e malati.

La posizione del Pd è stata ribadita ieri dal segretario Nicola Zingaretti intervistato a Porta a Porta: «Non si possono lasciare degli esseri umani all’infinito in mezzo al mare. Anche io voglio dei confini sicuri, ma la soluzione prospettata non era una soluzione, era solo ordine pubblico». Parole che ribadiscono una linea di partito favorevole agli sbarchi e all’accoglienza, rispetto alla quale i pentastellati — a eccezione della corrente che fa capo al presidente della Camera Roberto Fico e altri esponenti che più volte hanno espresso il proprio dissenso rispetto alla linea imposta dal Carroccio — appaiono molto più tiepidi.

Del resto la fiducia al primo governo Conte era stata votata il 5 agosto scorso, poco più di un mese fa, proprio per concedere il via libera al decreto sicurezza. E adesso il timore che Salvini possa usare questo argomento per sminuire l’azione di governo e ottenere maggiori consensi, convince tutti a rinviare di qualche mese sia le nuove norme, sia un cambio di atteggiamento troppo evidente. L’ipotesi è arrivare a fine anno, quando le partenze dall’Africa diminuiranno per il maltempo e anche il governo giallo-rosso avrà superato i primi mesi di convivenza.

Sorgente: Sbarchi e decreto sicurezza Il governo prende tempo – Corriere.it

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