0 16 minuti 5 anni

Hanno votato contro 263 deputati, 3 gli astenuti. ll governo rivedrà i decreti sicurezza. Il premier promette: “Useremo un lessico più consono e rispettoso”. “Legge sulla parità di genere negli stipendi”. “Completeremo l’autonomia regionale ma no a Italia a due velocità”. Nella replica attacca Salvini: “In Europa bisogna andarci e studiare”. In piazza Montecitorio la protesta di Lega e Fratelli d’Italia

di Silvio Buzzanca e Monica Rubino

ROMA – La Camera ha votato la fiducia al governo Conte. I sì sono stati 343 i no 263, gli astenuti 3. I deputati hanno concesso il via libera al nuovo governo dopo avere discusso tutto il pomeriggio e ascoltato la replica del presidente del Consiglio. Un discorso a singhiozzo, interrotto continuamente dai banchi del centrodestra. Alcuni deputati seduti nella parte alta dell’emiciclo sono arrivati anche a sollevare una poltrona, gridando “cadrega”, poltrona in veneto, e intonando il coro “poltrona, poltrona”.

Alla fine hanno votato a favore  del nuovo esecutivo, come previsto, il Movimento Cinque Stelle, il Pd e Liberi e Uguali. Contro, invece, la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Lega e  Fratelli d’Italia e Lega, oltre a dire no alla fiducia al governo, hanno espresso la loro contrarietà al nuovo esecutivo con una manifestazione in piazza Montecitorio alla quale però non ha partecipato Forza Italia. In mattinata Silvio Berlusconi ha riunito i gruppi parlamentari azzurri a Montecitorio per indicare la prossima linea politica.”Prima di avviare le mie comunicazioni concedetemi di rivolgere un saluto e un ringraziamento al presidente della Repubblica, un riferimento imprescindibile”.

Il pallottoliere dunque sorride al nuovo governo. Alla Camera i numeri non danno problemi. E anche al Senato, dove la fiducia sarà votata domani, la conta non preoccupa, almeno per il momento: l’asticella dovrebbe fermarsi al massimo a quota 172, anche se sono possibili defezioni dell’ultima ora. Nel dettaglio: Movimento e Pd hanno 155 voti (non si contano i due dissidenti interni, il 5S Gianluigi Paragone e il dem Matteo Richetti, più un’altra senatrice assente da tempo), ai quali vanno sommati undici senatori del Misto – quattro sono di LeU, quattro ex grillini, due del Maie e Riccardo Nencini – tre del gruppo delle Autonomie, tre senatori a vita (Liliana Segre, Elena Cattaneo e, probabilmente, Mario Monti). Altri tre senatori, quelli dell’Svp, si asterranno, ma poi sosterranno l’esecutivo nel corso della navigazione.

Il premier non ha solo risposto alle molte obiezioni sollevate durante il dibattito e non ha rinunciato ad alcune frecciate polemiche verso gli ex alleati. Ha detto, per esempio “che una forza politica, e un leader politico, possa decidere ogni anno di poter portare il paese e elezioni è irresponsabile”.

Un attacco a Matteo Salvini. Come quando, sempre senza nominarlo, ma alzando il tono della voce ha replicato sulla tutela degli interessi degli italiani. “Mi sembrava che per 14 mesi avessimo una concezione coincidente, adesso scopro che non è così”, dice. Per me, continua il premier tutela degli interessi “significa ottenere un portfolio di primaria importanza, prendere parte a tutti i Consigli europei, a tutti, ci siamo intesi, e non a nessuno. Arrivare preparati, studiare i dossier, negoziare e cercare di orientare le discussione a tutela dell’interesse degli italiani”, conclude.

Un altro affondo Conte lo ha portato sulla sicurezza.  “State tranquilli: pensavate di avere ipotecato la rappresentanza e il presidio del comparto della sicurezza, ma non è così”, ha detto il premier rivolgendosi ai banchi della Lega.  “E’ inaccettabile per il governo che chi presta il proprio servizio per proteggere i cittadini sia costretto a operare in condizioni di carenza dei mezzi e personale. Tuteleremo anche centri urbani e delle periferie”, ha affermato il presidente del Consiglio.

Il premier ha anche risposto a chi lo ha accusato di volere smantellare il welfare. “Sul reddito di cittadinanza, qualcuno si è interrogato: cosa farete? Il reddito di cittadinanza è una misura di protezione sociale che rimarrà assolutamente in piedi”. – ha detto.  – “Non intendiamo affatto smantellare le misure di protezione sociale e welfare ma anzi nei ventinove punti del programma le misure di welfare a favore dei redditi più svantaggiati e dei disabili sono al centro della nostra azione. State tranquilli”.

Nel giorno della fiducia delle Camera al suo governo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha cominciato il suo discorso in aula ringraziando il Capo dello Stato per la sua guida. “Il programma che mi accingo a presentare è una sintesi che guarda al futuro”, ha proseguito,  “questo progetto politico segna l’inizio di una nuova stagione riformatrice”. Del programma “sarò il garante e il primo responsabile”, ha affermato Conte, così come nel 2018 fu garante del “contratto” giallo-verde. Un discorso durato questa volta un’ora e 30 minuti – battendo di un quarto d’ora il record di più lungo della storia della Repubblica già segnato quattordici mesi fa –  e interrotto per cinquanta volte sia dagli applausi della nuova maggioranza sia dalle proteste delle opposizioni.

Conte ha citato Saragat (“Fate che il volto di questa Repubblica sia un volto umano”) per sottolineare il cambiamento dei toni rispetto all’esperienza precedente a trazione salviniana: “Io e tutti i miei ministri – ha afferma- prendiamo il solenne impegno, oggi davanti a voi, a curare le parole, ad adoperare un lessico più consotono e più rispettoso delle persone, della diversità delle idee. La lingua del governo sarà mite, l’azione non si misura con l’arroganza delle parole”. Il primo banco di prova sarà la manovra. Ma il presidente del Consiglio ha annunciato riforme nel campo del fisco e della giustizia, il taglio dei parlamentari e una nuova legge elettorale, l’autonomia regionale e la revisione del decreto sicurezza, opere pubbliche e più lavoro, un’Italia più verde e più ‘smart’.

rep

Ha concluso con un elogio alle forze politiche – Pd, M5s e Leu –  che comporranno la nuova maggioranza: “Hanno dato prova di coraggio. Hanno messo da parte i ‘pre-giudizi’, che come riconosceva Hanna Arendt, esistono in politica, sono in parte ineliminabili e sono un pezzo del nostro passato. Oggi hanno accettato di affidarsi ai giudizi e si impegnano a sollecitare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”. E ha stigmatizzato infine gli “ignobili attacchi” rivolti a due ministre del suo goveno, ovvero Teresa Bellanova e Paola De Micheli, invitando anche a una maggiore sobrietà nell’uso dei social network.

Fiducia al Conte bis, il premier cita Saragat: “Che il volto di questa Repubblica sia umano”

La manovra

Conte è partito dai temi economici, la legge di bilancio innanzitutto. “Sono molte le sfide che ci attendono – ha affermato – a partire dalla prossima sessione di bilancio, che dovrà indirizzare il Paese verso una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile, pur in un quadro macroeconomico internazionale caratterizzato da profonda incertezza”. Lo scopo principale è “evitare l’aumento dell’Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale”.

Lavoro e Sud

La sfida sul piano interno “è quella di ampliare la partecipazione alla vita lavorativa delle fasce di popolazione finora escluse. Esse si concentrano soprattutto tra i giovani e le donne – ha continuato Conte –  particolarmente nel Mezzogiorno. Vogliamo offrire loro, come a tutti gli altri lavoratori, opportunità di lavoro, salari adeguati e condizioni di vita degne di un Paese civile”.

Scuola e famiglia al centro: intervento su asili nido

“Scarsa formazione, carente dotazione di conoscenze e di competenze, difficoltà di conciliare vita familiare e vita lavorativa” saranno al centro dell’azione di governo, ha sottolineato ancora il premier. “Scuole e università di qualità, asili nido e servizi alle famiglie, specialmente quelle con figli, saranno dunque le prime leve sulle quali agire. Il primo, immediato intervento sarà sugli asili nido. Questo governo si adopererà per la cancellazione totale della retta degli asili nido a partire dal 2020-2021” per i redditi più bassi.

Italia “smart nation”

“La nostra forza che ci viene universalmente riconosciuta – ha aggiunto poi il presidente del Consiglio –  è un sistema industriale che fa incontrare la produzione di massa con la qualità del prodotto. Per questo abbiamo creato un ministero dedicato all’Innovazione tecnologica e alla digitalizzazione che aiuti le imprese, oltrechè la pubblica amministrazione, a trasformare l’Italia in una vera e propria smart nation”. Per Conte di qui a un anno l’obiettivo è “una unica identità digitale”, oltre a più investimenti sulla banda larga.

Infrastrutture, Ponte Morandi tragedia indelebile

Conte ha ricordato la “memoria delle 43 vittime” del crollo del Ponte Morandi, “una tragedia che rimarrà una pagina indelebile nella nostra storia patria”. E promette la revisione della concessioni autostradali “senza sconti”. Poi aggiunge: “La rivoluzione dell’innovazione non può realizzarsi senza un’adeguata rete di infrastrutture tradizionali dei trasporti, delle reti dei servizi pubblici essenziali, senza un’attenta politica di difesa del territorio e dell’ambiente”.

Ambiente

Proprio l’ambiente è al centro di un nuovo corso dello sviluppo economico del Paese: “Nella prospettiva di un’azione riformatrice coraggiosa e innovativa, obiettivo primario del governo sarà la realizzazione di un ‘green new deal’, che promuova la rigenerazione urbana, la riconversione energetica verso un progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici”.

rep

Ricostruzione zone terremotate

Conte ha chiarito anche che “la ricostruzione sarà una questione prioritaria di questo governo. Il mio primo impegno pubblico in Italia sarà proprio la visita ad alcuni Comuni colpiti dal sisma: incontrerò sindaci, rappresentanti delle istituzioni locali, semplici cittadini”.

Valorizzare turismo e patrimonio culturale

“Una visione coerente e integrata dell’internazionalizzazione del Paese non può trascurare il ruolo di traino del turismo – ha aggiuntoil presidente del Consiglio –  è un settore chiave che contribuisce per più del 10% al nostro Pil. Dobbiamo potenziarlo anche attraverso una seria revisione della sua governance pubblica”.

Riforma fiscale

Conte ha annunciato poi una riforma fiscale chiara e trasparente, affinché “le tasse le paghino tutti ma meno”. Accenna anche alla riduzione del cuneo fiscale, al salario minimo, a una legge sulla rappresentanza sindacale. E a una norma sulla parità di genere negli stipendi.

Taglio dei parlamentari

Applausi fragorosi dai banchi del M5s quando il premier ha affrontato il tema del taglio dei parlamentari: “Per quanto riguarda il tema delle riforme costituzionali, è nostra intenzione chiedere l’inserimento, nel primo calendario utile della camera dei deputati, del disegno di legge costituzionale che prevede la riduzione del numero dei parlamentari”. Ma ha puntualizzato: “Questa riforma dovrà essere accompagnata da un percorso di garanzia costituzionale, per consentire a tutte le forze politiche di essere rappresentate in Parlamento”.

Riforma elettorale

In questo quadro rientra anche una nuova legge elettorale: “Occorrerà avviare un percorso di riforma, quanto più possibile condiviso in sede parlamentare, del sistema elettorale”.

Autonomia differenziata

Conte ha  assicurato che il “processo di autonomia differenziata” sarà portato a termine, a patto che sia “giusta e cooperativa”, ossia con l’obiettivo di garantire ai cittadini di tutte le regioni “la medesima qualità dei servizi”, in modo da non creare “un Paese e due velocità”.

Sanità

Difesa della sanità pubblica e nuove assunzioni. Conte infatti ha affermato: “Il governo si impegnerà a difendere la Sanità pubblica e universale, valorizzando il merito e predisponendo un piano di assunzioni straordinarie di medici e infermieri, potenziandone i percorsi formativi”.

Rapporto con l’Europa

Conte ha sottolineato la necessità di “migliorare il patto di stabilità e di crescita e la sua applicazione, per semplificarne le regole, evitare effetti pro-ciclici e sostenere gli investimenti a partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale e sociale”. Poi ha rimarcato: “Difendere l’interesse nazionale non significa abbandonarsi a sterili ripiegamenti isolazionistici, ma mettere la propria Patria al di sopra di tutto e non farsi mai condizionare da pressioni di poteri economici e da indebite influenze esterne”.

Fiducia al Conte bis, cori di Fdi e Lega alla Camera: “Poltrone! Elezioni!”

Riforma della giustizia

Il premier ha annunciato poi una riforma della giustizia civile, penale e tributaria “anche attraverso una drastica riduzione dei tempi, e una riforma del metodo di elezione dei membri del Consiglio superiore della Magistratura. Questo piano riformatore dovrà salvaguardare il fondamentale principio di indipendenza della magistratura dalla politica”.

Acqua pubblica

Un richiamo anche a un cavallo di battaglia del M5s: “La tutela dei beni comuni, infine, è un valore essenziale, che dobbiamo adoperarci per presidiare a tutti i livelli. Intendiamo approvare in tempi celeri una legge sull’acqua pubblica, completando l’iter legislativo in corso”.

Difesa del pluralismo nell’informazione

Un ringraziamento rivolto anche alla stampa: “Questo governo sarà anche particolarmente sensibile nella promozione del pluralismo dell’informazione. Ringrazio, in proposito, la stampa, per il suo insostituibile ruolo di ‘termometro’ della democrazia: la garanzia di un’informazione libera, imparziale e indipendente è uno dei nodi nevralgici che definiscono l’affidabilità e la tenuta del nostro Paese e delle sue istituzioni”, ha affermato il presidente del Consiglio.

Migranti, rivedere il decreto sicurezza bis

Quanto al delicato tema migranti, Conte ha sottolineato la necessità di un approccio strutturale  e non più emergenziale, “anche attraverso una normativa che persegua la lotta al traffico di persone e all’immigrazione clandestina, ma che affronti più efficacemente i temi dell’integrazione per coloro che hanno diritto a rimanere e dei rimpatri. Rivedremo la disciplina relativa alla sicurezza alla luce delle osservazioni formulate dal presidente della Repubblica. Non si può più prescindere da un’effettiva solidarietà con gli altri paesi europei”.

Fiducia al Conte bis, il premier: “Rivedremo dl sicurezza su indicazioni Colle”. Contestazioni in Aula

Collocamento euroatlantico dell’Italia

A differenza del discorso fatto nel precedente governo, in cui Conte annunciava un’apertura alla Russia, questa volta il presidente del Consiglio ha confermato il collocamento dell’Italia nell’asse europeo e atlantico, ribadendo l’appartenenza alla Nato. Con un’attenzione particolare al Mediterraneo, in particolare per la stabilizzazione della Libia, e ai Balcani. “Questo è lo spirito con cui intendiamo continuare a sviluppare i rapporti con i grandi attori globali, come India, Russia e Cina – ha sottolineato il premier – e con le aree di maggiore interesse per il nostro sistema produttivo. Tali rapporti che, anche in prospettiva, riteniamo di fondamentale importanza, dovranno essere declinati sempre e comunque, come ho appena detto, con modalità compatibili con la nostra vocazione euro-atlantica”.

Fiducia al Conte bis, il discorso integrale del premier alla Camera

 

Conte-bis, in piazza Montecitorio la manifestazione di protesta di Lega e Fratelli d’Italia

Sorgente: La Camera vota la fiducia con 343 sì, il premier replica alla Camera fra le proteste. Alzata anche una sedia – Repubblica.it

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20