Il piano di Conte: “Premi a chi usa la carta di credito” | Rep
L’idea del premier per combattere l’evasione: chi supererà una soglia annuale di spesa tracciata si vedrà restituire circa il 10% in detrazioni fiscali. “Bisogna intervenire radicalmente”. L’ipotesi della lotteria degli scontriniDAL NOSTRO INVIATO TOMMASO CIRIACO
NEW YORK. La promessa arriva in un angolo del Rose Garden, sotto il bandierone delle Nazioni Unite strapazzato dalla brezza di New York. “Proponiamo un patto con gli onesti – sostiene Giuseppe Conte – per eliminare l’evasione e abbassare la pressione fiscale”. Il premier ci crede. Di più: ha già un piano, “da attuare in questa legge di bilancio”. Prevede tra l’altro una misura destinata a rivoluzionare il fisco italiano: chi spenderà denaro con la carta di credito e supererà una soglia annuale di spesa, riceverà in cambio una detrazione fiscale significativa. I numeri sono ancora ballerini, ma l’ipotesi è di far tornare nelle tasche del contribuente una percentuale media del 10% del totale speso con la carta.
C’è una squadra già al lavoro. Fa avanti e indietro tra Palazzo Chigi e il Tesoro, in queste ore. Conte si tiene aggiornato anche da New York, dove sta trascorrendo tre giorni di missione per l’assemblea generale delle Nazioni Unite. La foto del viaggio resterà quella dell’hamburger addentato al Shake shack di Madison Square Park e postato su Instagram, forse per provocare l’avversario leghista. Ma la mente è già rivolta al progetto fiscale.
“Mi sto convincendo – confida mentre cammina lungo i corridoi dell’Onu e prima di incontrare il presidente ucraino – che è l’evasione il problema di tutto il sistema. Se non lo eliminiamo, manterremo una pressione fiscale altissima e non torneremo a crescere quanto è necessario. Quindi bisogna intervenire radicalmente. Di più: dobbiamo assumerci la responsabilità e il coraggio di farlo”.
L’obiettivo di fondo è svuotare la propaganda di Matteo Salvini. E siccome il ministro chiede nuove elezioni al grido di “flat tax subito”, il premier intende tentare una strada alternativa per ridurre le tasse.
La misura chiave è proprio questo meccanismo “premiale”, così lo chiama l’avvocato giallo-rosso, pensato per incoraggiare “l’utilizzo della moneta elettronica rispetto al contante”. Tutto ruota quindi attorno alla carta di credito. Per favorire chi spende a colpi di carta, allora, i tecnici immaginano di fissare una soglia annuale per accedere al beneficio. Alcuni ipotizzano un tetto minimo di duemila euro, altri preferirebbero parametrare il “confine” in base al reddito. In ogni caso, il vantaggio fiscale crescerebbe con l’aumentare del denaro speso con questa modalità. Con un recupero medio del 10% del totale sotto forma di detrazione. Ma non basta.
Nelle ultime ore è tornata di moda a Palazzo Chigi anche un’antica idea, valutata già in passato in occasione di altre leggi di bilancio: quella della lotteria degli scontrini. Un’altra spinta a pretendere una traccia delle spese effettuate, con la speranza di ottenere un beneficio economico alla fine di ogni mese.
Conte aveva maturato la necessità di questa svolta già nei mesi scorsi, per bilanciare la battaglia sulla “tassa piatta” di Salvini. Ora che le condizioni politiche sono radicalmente mutate, il premier ha deciso di accelerare. E la strabiliante mole di evasione fiscale, 100 miliardi ogni anno, ha fatto il resto: soltanto svuotando progressivamente questo bacino, è il suo ragionamento, si potrà invertire il trend negativo della pressione fiscale.
I tecnici ipotizzano di poter recuperare già nel primo anno diversi miliardi, tra i cinque e i dieci. Ma siamo ancora al libro dei sogni, forse. “Di certo – ammette il capo dell’esecutivo – stiamo valutando ogni percorso, dall’incentivo al denaro elettronico fino ovviamente al rafforzamento della fatturazione elettronica e alla digitalizzazione. Tutto quello, insomma, che favorisce l’emersione”.
Non mancano ovviamente i rischi di una operazione di questa portata. Non soltanto perché l’evasione è radicata e difficile da estirpare, ma per le resistenze che frenano l’utilizzo quotidiano della carta di credito. Lo sa anche Conte. E lo ammette, prima di infilarsi al pranzo offerto dall’Onu ai capi di Stato e di governo: “Mi rendo conto che potrebbe indurre a cambiare alcuni stili di vita. Bisogna evitare che si comprimano i consumi. Per questo chiederò agli italiani di darci fiducia. Sarà un patto con loro: se pagano tutti, pagano tutti meno”. Chi sta dentro questo accordo di sistema, insomma, potrà sperare di alleggerire l’importo delle proprie tasse. A chi proverà a fare il furbo, invece, Conte promette il pugno di ferro: “Il carcere agli evasori sarà già nella riforma della giustizia, che sarà pronta entro un mese”.
Sorgente: Il piano di Conte: “Premi a chi usa la carta di credito” | Rep
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