Ieri Sofia Rosa è stata trasferita dalla Rianimazione pediatrica al reparto ma dovrà ancora restare in ospedale, a Battipaglia, per degli accertamenti, per capire se il suo calvario possa averle creato altre disfunzioni. «Abbiamo lottato contro i secondi – ammette il pediatra Antonio Pisapia che ha rianimato la piccina al suo arrivo a Battipaglia – siamo stati costretti a mettere una flebo intraossea perché le sue vene era tutte chiuse e la piccola piena di ecchimosi provocate dai continui tentativi di infilarle un ago nelle vene». «Perché – aggiunge il papà – a Salerno l’hanno martoriata per trovarle le vene e hanno utilizzato aghi non adatti ad una piccina di due mesi, provando anche sulla testa. Alla terapia intensiva neonatale non l’hanno accettata perché li si lavora con i bimbi fino ad un mese di vita… E a me e a mia moglie hanno fatto credere che ci fosse la rianimazione pediatrica».
Sorgente: Sofia, due mesi: rischia di morire perché in ospedale manca un ago | Il Mattino
Scopri di più da NUOVA RESISTENZA antifa'
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.