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Partite ed eventi, a pagare i vigili squadre e privati

Che sia per la finale di Coppa Italia o per il concerto del cantautore del momento, Roma Capitale fissa il punto e dice basta: a pagare il servizio straordinario dei vigili urbani impegnati a controllare le strade, a garantire la sicurezza della viabilità saranno gli organizzatori degli eventi. Ci ha messo un po’ ma alla fine è arrivata la delibera di Giunta sul nuovo Regolamento per le prestazioni rese dal corpo di polizia locale, annunciata dalla sindaca Virginia Raggi lo scorso maggio dopo i disordini provocati intorno allo stadio Olimpico dagli ultrà di Atalanta e Lazio che portarono anche al ferimento di alcuni agenti. In quell’occasione Roma Capitale spese oltre 60 mila euro per garantire il servizio di controllo della viabilità e delle strade della zona da parte della municipale, impiegando all’incirca 200 agenti. Ebbene, ora si cambia: i costi analoghi per tutti gli eventi privati con o senza scopi di lucro che si svolgeranno in città nei prossimi mesi e anni ricadranno direttamente sulle tasche degli organizzatori. Di quali eventi parliamo? Se la necessità di varare il nuovo Regolamento segue l’ultimo incontro della Coppa Italia, nell’elenco tirato giù dall’amministrazione non ci sono soltanto le partite di calcio.

GLI APPUNTAMENTI
Tra gli eventi contemplati dalla giunta Raggi che non sono di interesse pubblico come ad esempio le manifestazioni e che prevedono un afflusso di e superiore alle 200 persone rientrano anche «a titolo esemplificativo e non esaustivo, le maratone, gli eventi sportivi, le manifestazioni folkloristiche, culturali o commerciali, le riprese cinematografiche, le attività di pubblico spettacolo». Sono previste delle deroghe come le iniziative rivolte alla tutela dell’ambiente o culturali specifiche per le quali l’amministrazione, con una memoria di Giunta, riconoscerà un interesse pubblico. Nello specifico il Regolamento, che diventerà operativo entro la prima settimana di agosto, non fa altro se non permettere a Roma Capitale di applicare un decreto legislativo (il 50 del 2017) che già da due anni impone ai soggetti privati organizzatori di determinati eventi di farsi carico delle spese per il lavoro dei vigili urbani.

I NUOVI OBBLIGHI
Gli organizzatori, dunque, dovranno fare domanda direttamente al Comando generale dei vigili e i servizi dovranno essere resi se ci sono aree limitrofe al luogo dell’evento in cui sono presenti negozi e/o ristoranti, se bisognerà individuare dei corridoi da controllare per garantire il passaggio dei mezzi di soccorso, se sarà necessario utilizzare delle zone vicine alla manifestazione per garantire il parcheggio delle autovetture. Il Comando, da parte sua, quantificherà il numero di agenti necessari e calcolerà il prezzo per le attività di sicurezza e fluidità della circolazione sulla base del tariffario del contratto nazionale. Il pagamento dovrà avvenire in un’unica soluzione una settimana prima dell’evento e nel caso in cui non sia possibile «destinare adeguato personale» sarà proposto, laddove possibile, il differimento ad altra data. È chiaro, invece, che Roma Capitale non potrà vietare lo svolgersi di un concerto o di una partita di calcio ma nel caso in cui il pagamento per i vigili non arrivasse nei tempi stabiliti o saltasse completamente, l’amministrazione «attiverà gli strumenti di riscossione coattiva in uso».
Sorgente: ilmessaggero.it

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