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Dovevano essere emendamenti concordati e invece “stamattina ci siamo trovati di fronte a un blitz“. Fonti M5S riferiscono all’Adnkronos della “nettissima contrarietà” del Movimento in merito a due emendamenti, presentati dalla Lega al Sicurezza bis. Quello sull’inasprimento delle multe, annunciato appunto stamattina, che prevede sanzioni da 150mila a un milione di euro alle navi che violano il divieto di ingresso nei porti italiani. E poi la modifica proposta dal Carroccio all’art. 1, comma 1, capoverso 1-ter del testo in cui le parole “il provvedimento è adottato” sono sostituite dalle seguenti “il ministro dell’Interno può altresì vietare il trasbordo o lo sbarco sul territorio nazionale di cittadini stranieri irregolari“. Una proposta per il Movimento “irricevibile”, a quanto si apprende. Intanto perché darebbe poteri enormi a Matteo Salvini e poi, si fa notare, come “si fa a stabilire se qualcuno su una nave è irregolare o no?”.

 

Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr per il Sud Europa, chiede di “porre fine alla criminalizzazione delle ong e rivedere il decreto sicurezza bis”. “Credere che non avere nessuno che cerca e salva le persone nel Mediterraneo sia un deterrente – sottolinea Sami – è dimostrato, non solo dai dati ma anche dai fatti, che non funziona, significa lasciar morire proporzionalmente in mare più persone”. “Unhcr si è già espresso in maniera molto specifica e precisa sul decreto sicurezza bis – afferma Sami – chiedendo che venga rivisto e soprattutto più in generale, e questo, non rivolto solo all’Italia, che cessi la campagna di criminalizzazione nei confronti delle organizzazioni non governative”.

Sorgente: Multe e sbarchi, scontro Lega-M5S

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