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La portavoce di Sea Watch racconta: questa è la Libia, il Paese in cui ci viene indicato di portare le persone soccorse: non lo faremo mai

“Le persone a bordo ci hanno raccontato di aver trascorso lunghi periodi di detenzione in Libia e di aver subito vessazioni inenarrabili. Uno dei naufraghi ha raccontato di essere stato costretto a seppellire cadaveri per preparare il centro di detenzione alla visita di operatori esterni cercando di renderlo più presentabile. Questa è la Libia, il Paese in cui ci viene indicato di portare le persone soccorse: non lo faremo mai”. Così la portavoce della Ong Sea Watch Giorgia Linardi. La nave, con a bordo 52 migranti, è a 15 miglia dall’isola di Lampedusa.

Dieci di loro sbarcheranno a breve a Lampedusa. Lo sbarco, secondo quanto si apprende, è stato autorizzato per 7 di loro perché necessitano di cure mediche, e per 3 accompagnatori. I migranti verranno trasferiti a Lampedusa con una motovedetta della Guardia Costiera.

Intanto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, annuncia: “Ho appena firmato il divieto di ingresso, transito e sosta alla nave Sea Watch 3 nelle acque italiane, come previsto dal nuovo decreto sicurezza. Ora il documento sarà alla firma dei colleghi ai Trasporti e alla Difesa: stop ai complici di scafisti e trafficanti”.

Sorgente: “Uno dei naufraghi ha raccontato di essere stato costretto a seppellire cadaveri” | L’HuffPost

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