La nave illegale #SeaWatch3, dopo aver imbarcato 52 immigrati in acque libiche, si trova ora a 38 miglia dalle coste libiche, a 125 miglia da Lampedusa, a 78 miglia dalla Tunisia e a 170 miglia da Malta.
Sea Watch: “Quereliamo Salvini”. Il vice premier: “Deve sbarcare migranti a Tripoli” – Cronaca
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fotografia da LaStampa.it
La Ong presenterà querela per per diffamazione a mezzo stampa contro il ministro dell’Interno, che ribadisce: “Indicato ufficialmente Tripoli come porto più vicino per lo sbarco”
Roma, 13 giugno 2019 – Sea Watch al contrattacco, la Ong presenterà querela per diffamazione a mezzo stampa contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Lo annunciano i suoi legali Alessandro Gamberini e Leonardo Marino.
“A seguito del soccorso di 53 naufraghi da parte della Sea-Watch 3, il Ministro Salvini ha rilasciato, ancora una volta, innumerevoli dichiarazioni diffamatorie a mezzo stampa insultando la ONG e l’operato della sua nave; operato che si sostanzia, sempre, in legittima attività di soccorso e salvataggio”, scrivono gli avvocati.
“Occorre precisare che le autorità libiche non hanno dato alcuna indicazione alla nave della ONG da noi rappresentata la quale ha rispettato la vigente normativa internazionale che, come oramai noto, vieta il trasbordo e lo sbarco in territorio libico”. continuano Gamberini e Marino.
Il Ministro “sa bene che fare rientrare chi fugge da guerre, violenze e soprusi in un paese che non è qualificato come ‘Porto Sicuro’, in costante guerra civile, costituisce una gravissima violazione dei diritti umani, del diritto del mare e del diritto dei rifugiati”.
“Utilizzare l’importante ruolo istituzionale di capo del Viminale in assenza di elementi oggettivi a supporto delle proprie asserzioni, costituisce violazione delle proprie competenze e lascia, peraltro, perplessi sull’attenzione e le energie che il Ministro ripone sull’attività svolta dalle ONG che oggi ha soccorso solamente 53 naufraghi quando, ricordiamo, ogni giorno arrivano decine e decine di persone a bordo di barche fantasma nonché, come nelle ultime settimane, di navi militari e mercantili. Inoltre, l’esito delle indagini rivolte sull’operato delle Ong smentisce categoricamente il Ministro dell’Interno. Pertanto, in qualità di difensori della Ong Sea-Watch, i sottoscritti annunciano una querela per diffamazione a mezzo stampa nei confronti del Ministro dell’Interno Matteo Salvini”.
SALVINI RIBADISCE: SBARCARE MIGRANTI A TRIPOLI – “La nave illegale, dopo aver imbarcato 52 immigrati in acque libiche, si trova ora a 38 miglia dalle coste libiche, a 125 miglia da Lampedusa, a 78 miglia dalla Tunisia e a 170 miglia da Malta. Le autorità libiche hanno assegnato ufficialmente Tripoli come porto più vicino per lo sbarco. Se la nave illegale Ong disubbidirà, mettendo a rischio la vita degli immigrati, ne risponderà pienamente”. Ribadisce il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Matteo Salvini✔ @matteosalvinimi
Matteo Salvini✔ @matteosalvinimi
Le autorità libiche hanno assegnato ufficialmente Tripoli come porto più vicino per lo sbarco.
Se la nave illegale Ong disubbidirà, mettendo a rischio la vita degli immigrati, ne risponderà pienamente. #portichiusi152 utenti ne stanno parlando
Sorgente: Sea Watch: “Quereliamo Salvini”. Il vice premier: “Deve sbarcare migranti a Tripoli” – Cronaca
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