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L’Italia è invitata a prendere le necessarie misure per rispettare il patto di stabilità, ha detto il presidente dell’Eurogruppo, Centeno. Ancora tensioni tra Usa e Cina. Cambio euro/dollaro sotto 1,13 in attesa raffica di dati macro Usa, importanti in chiave Fed. Spread Btp/Bund poco mosso. Banche deboli, StM risente del taglio delle previsioni da parte di Broadcom. Vola Astm, non Sias. Occhio a Fincantieri | Borse Ue, atteso avvio poco sopra la parità sulle attese di una Fed più colomba

di Francesca Gerosa

Borse europee caute in avvio di seduta dopo che la Cina ha alzato i dazi su alcuni tubi in acciaio usati dalle utility e importati da Stati Uniti e Unione europea a partire da oggi, mentre il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe prendere ulteriori provvedimenti contro Pechino se il presidente del Paese, Xi Jinping, non fosse d’accordo per un incontro al vertice del G20 delle principali economie, che si terrà in Giappone, alla fine di questo mese.

E’ il monito del principale Consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow. “Il presidente Trump ha espresso il forte desiderio per un incontro, ma la riunione non è ancora stata organizzata formalmente”, ha aggiunto Kudlow al Peterson Institute for International Economics, a Washington, sottolineando che “Trump ha anche detto che se l’incontro non avverrà, potrebbero esserci delle conseguenze”.

“E previsto che ci incontreremo, se lo faremo, bene, se non lo faremo, bene lo stesso”, ha detto Trump alla Cnbc. La richiesta di una riunione arriva mentre l’amministrazione Trump sta valutando le tariffe su circa 300 miliardi di dollari sulle importazioni dalla Cina che precedentemente non erano soggette a dazi. Le tensioni commerciali con Pechino sono fortemente aumentate nelle ultime settimane da quando Trump e gli alti funzionari degli Stati Uniti hanno pubblicamente accusato le controparti cinesi di aver fatto marcia indietro sugli impegni presi durante i colloqui commerciali.

Il dollaro oggi non ne risente. In attesa della riunione della Fed della prossima settimana per avere segnali di un possibile taglio dei tassi alla luce dei crescenti rischi per commercio e crescita globale, il cross euro/dollaro viaggia a 1,1283 (+0,08%) e il dollaro scambia a 108,175 yen (-0,13%). Numerosi i dati macro proveniente dagli Stati Uniti: alle 14:30 le vendite al dettaglio a maggio (precedente: -0,2% mese su mese; consenso: +0,6% mese su mese); alle 15:15 la produzione industriale a maggio (precedente: -0,5% mese su mese; consenso: +0,1% mese su mese) e alle 16:00 l’indice di fiducia dei consumatori U.Michigan a giugno preliminare (precedente: 100 punti; consenso: 98 punti).

Lo spread Btp/Bund è poco mosso a 260 punti base, ma l’Ue è pronta alla procedura di infrazione, benché tutti vogliano evitarla, se l’Italia non prenderà nuovi impegni per raggiungere gli obiettivi di bilancio concordati a dicembre, come ha confermato il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici. “La procedura basata sul debito per l’Italia è giustificata e ora continueremo i preparativi previsti dal Trattato che potrebbero portare alla procedura, siamo pronti a tenere conto di ogni ulteriore elemento che l’Italia potrà fornire, siamo in modalità ascolto, la porta è aperta”, ha sottolineato Moscovici.

Il commissario Ue ha aggiunto che la Commissione ha ottenuto dai ministri finanziari “un sostegno molto chiaro sulla nostra valutazione, il nostro approccio e la nostra analisi e ora avrò ulteriori scambi con il ministro Tria”. L’incontro fra Moscovici e il ministro dell’Economia italiano è previsto alle 9. “Tutti comprendono che la procedura sul debito è giustificat. Ttuttavia la Commissione cerca delle vie per evitarla. In ogni caso, ha tenuto a precisare il commissario francese, ‘tutti devono essere sicuri che le regole esistono per essere rispettate”.

L’Eurogruppo segue l’opinione del Comitato economico finanziario, “per cui c’è accordo con la Commissione che l’apertura di una procedura basata sul debito è giustificata. L’Italia è invitata a prendere le necessarie misure per rispettare il patto di stabilità”, ha affermato il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, sul caso italiano.

Nella notte, i ministri finanziari dell’Eurozona hanno raggiunto un’intesa sul backstop per il Fondo unico di risoluzione bancaria. Si tratta del salvagente finanziario di ultima istanza che farà perno sull’European Stability Mechanism, il fondo salva-Stati. Obiettivo, assicurare una rete di sicurezza finale per il sistema bancario. Inoltre, l’Eurogruppo ha concordato il nuovo trattato tra gli Stati per l’Esm, che è e resta un organismo intergovernativo. La novità è che potrà intervenire più rapidamente e anticipatamente con linee di credito precauzionali più flessibili.

Sul listino milanese, mentre l’indice Ftse Mib cede lo 0,15% a 20.600 punti, Unicredit segna un -0,51% a 10,40 euro, Intesa Sanpaolo  un -0,61% a 1,83 euro, Ubi un -0,26% a 2,34 euro, Banco Bpm  un -0,63% a 1,66 euro. Stabile Bper  (+0,03% a 3,44 euro) che, a rettifica di quanto comunicato in precedenza, ha annunciato ieri che la scadenza del termine per l’esercizio della delega al cda ad aumentare il capitale sociale a servizio della prevista offerta pubblica di scambio avente ad oggetto azioni di risparmio Banco di Sardegna è stata spostata dal 31 dicembre 2019 al 30 giugno 2020, come da autorizzazione della Bce del 12 giugno.

In base a quanto stabilito, il capitale sociale sarà aumentato per un importo massimo complessivo di 40.993.513,60, mediante emissione di un numero massimo di 7.883.368 azioni ordinarie Bper , prive del valore nominale espresso, il cui valore di emissione sarà determinato dal cda. Invece nel comparto industriale Fca  (-0,32% a 11,85 euro) ha siglato due accordi con Enel X ed Engie  Eps per lo sviluppo di nuove soluzioni dedicate alla mobilità elettrica. Scivla del 2,88% a 14,18 euro anche StMicroelectronics  con Broadcom, grande produttore di chip degli Stati Uniti, che ha tagliato le previsioni sui ricavi dell’anno in corso, per effetto dello scontro commerciale in atto tra Cina e Stati Uniti. Acquisti, viceversa, su Prysmian  (+1,65% a 16,93 euro) e Tenaris  (+1,01% a 11,045 euro).

Sotto i riflettori poi Sias  (-5,11% a 16,35 euro) e Astm  (+9,55% a 28,40 euro), due società del gruppo Gavio che ha annunciato un accorciamento della catena societaria attraverso l’integrazione tra Astm  e la controllata Sias  con l’obiettivo di creare un’unica holding industriale quotata attiva nel settore autostradale e delle costruzioni. L’operazione prevede un’opa volontaria parziale di Astm  sul 5% di Sias  al prezzo di 17,5 euro per limitare l’effetto diluitivo derivante dalla fusione delle due società operative.

L’opa è subordinata al raggiungimento da parte di Astm  di una partecipazione diretta di Sias  di almeno il 66,69%. La fusione per incorporazione di Sias  in Astm  avverrà sulla base di un rapporto di concambio fissato in 0,55 azioni Astm  per ogni azione Sias . Agli azionisti Astm  che non avranno concorso all’approvazione del progetto di fusione spetterà il diritto di recesso che ha un valore di liquidazione pari 21,76 euro per ogni azioni Astm .

Invece Ascopiave (-0,41% a 3,62 euro) punta a disimpegnarsi dalla vendita diretta di elettricità e gas (700mila clienti circa) per rafforzarsi sul business delle reti gas, considerato meno esposto alle pressioni competitive. Un appuntamento chiave, che potrebbe imprimere una svolta alla partita, è quello fissato per lunedì prossimo: quel giorno, secondo quanto risulta a Radiocor, si terrà infatti un consiglio di amministrazione della multiutility veneta che farà il punto sul processo di riorganizzazione societaria.

La discussione si prevede articolata e non semplice, visto che le offerte non vincolanti pervenute nei mesi scorsi agli advisor Rothschild e Bonelli Erede sono state numerose e difficilmente confrontabili, ma la proposta formulata dalla bolognese Hera  (stabile a 3,36 euro) avrebbe ormai accumulato un vantaggio importante. Tra gli altri soggetti interessati al dossier spiccano Edison , A2A  (+0,07% a 1,51 euro) in cordata con Agsm Verona e Aim Vicenza ed Eni  (+0,27% a 13,94 euro), oltre a Italgas  (+0,54% a 5,91 euro) che invece aveva formulato una proposta relativa alle reti gas. Hera , valorizzando i clienti Ascopiave oltre 600 milioni di euro, avrebbe messo tuttavia una distanza importante tra sé e gli altri potenziali acquirenti ma solo dopo il cda di lunedì le cose potrebbero essere più chiare.

Infine, occhio a Fincantieri  (+0,10% a 1,01 euro) perché la joint venture con Naval Group, proposta per la prima volta nel 2017, dovrebbe essere annunciata oggi. “Riteniamo che una cooperazione più stretta tra i due operatori della Difesa rappresenti una decisione vincente”, ha commentato ieri Mediobanca , fiduciosa in un esito positivo per quanto riguarda la decisione dell’antitrust Ue sull’acquisizione di Stx da parte dell’azienda italiana.

Sorgente: Eurogruppo con Commissione Ue su Italia, Milano in calo – MilanoFinanza.it

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