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Pensionati in piazza San Giovanni a Roma. Al centro della protesta i continui tagli degli assegni operati in poco meno di dieci anni, che hanno portato a una perdita pro capite fino a 20mila euro

E’ iniziata in piazza San Giovanni a Roma la manifestazione del mondo dei pensionati contro il governo, indetta dai sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil. ‘Dateci retta’ recita il titolo emblematico dell’evento, che vedrà sul palco l’intervento finale del leader Uil Carmelo Barbagallo. “Siamo qui in questa bellissima piazza in tanti ma se non ci saranno risposte, domani saremo ancora di più. Continueremo a mobilitarci, in tutte le città, nei comuni e nei quartieri. Se sarà necessario chiederemo a Cgil, Cisl e Uil di bloccare il Paese utilizzando quel vecchio arnese del ’900 che si chiama sciopero generale”. Così il segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti, intervenendo alla manifestazione dei pensionati in piazza San Giovanni a Roma contro le politiche economiche del governo.

Al centro della protesta i continui tagli degli assegni operati in poco meno di dieci anni, che hanno portato a una perdita pro capite fino a 20mila euro. Il nodo riguarda il nuovo meccanismo di rivalutazione voluto dall’esecutivo, che sottrarrà ai pensionati 3,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni.

A partecipare al corteo sono almeno in 100mila.

“Meno chiacchiere e meno annunci, più fatti per tutelare davvero le persone”: lo dice la leader della Cisl, Annamaria Furlan, dalla piazza della manifestazione dei pensionati rivolgendosi al governo e parlando anche della lettera “misteriosa” all’Ue. “La certezza oggi è che il Paese è a crescita zero, il tema vero è come si fa a crescere, con quali gli investimenti” evitando il rischio recessione. Dunque “meno risse e più contenuti: pensino davvero agli italiani e non solo ai loro equilibri interni”.

“I pensionati italiani meritano più rispetto e considerazione da questo governo ed in generale dalla classe politica. Sono persone che hanno dato tanto al nostro paese in termini di lavoro, professionalità, innovazione, cultura, ma anche di sacrifici e di assistenza ai nostri figli e nipoti”, ha scritto su “Avvenire” la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan in vista della manifestazione di oggi. “E’ una protesta del tutto legittima ed ha il pieno sostegno delle confederazioni sindacali. Bloccare la rivalutazione anche per assegni netti di mille e duecento euro, non rispettando gli accordi sottoscritti dai precedenti governi, è stata una scelta iniqua e sbagliata anche dal punto di vista economico perchè significa penalizzare i consumi di milioni di persone che vivono solo di una pensione modesta. Il conguaglio che tantissimi pensionati dovranno restituire nei prossimi mesi è davvero un fatto increscioso ed inaccettabile”, aggiunge la leader Cisl. “Bisogna invece ricostituire il montante come base di calcolo per chi ha subito il blocco, aumentando anche la platea dei beneficiari della quattordicesima”. La Furlan sottolinea che “oggi in Italia il numero delle persone non autosufficienti cresce anno dopo anno.
Ci sono milioni di famiglie che sono in difficoltà e che aspettano da tempo una legge sulla non autosufficienza che definisca risorse e livelli essenziali uniformi in tutto il territorio nazionale. E’ assurdo che siano considerati un “bancomat” da spremere, come è avvenuto negli ultimi anni con il blocco della rivalutazione, l’aumento delle tasse, i tanti balzelli locali. Per non parlare del livello scadente dei trasporti locali, le liste d’attesa negli ospedali, i ticket odiosi.”

“Da oggi scattano i tagli voluti dal Governo per 6 milioni di pensionati. Noi siamo qui in piazza San Giovanni a Roma. Con i sindacati, dalla parte di chi ha lavorato una vita intera”, scrive su Twitter il segretario del Pd Nicola Zingaretti, presente alla manifestazione nella Capitale a tutela delle pensioni e contro il governo, indetta dai sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil.

Sorgente: Diamogli retta | L’HuffPost

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